Punta Cian o Tzan 3320 m - Cresta Est Rey 03 Ottobre 2011 - da Chantorné 1890 m
difficoltà: AD


relazione tratta da www.gulliver.it
Accesso stradale: dall'autostrada TO-AO uscire a Chatillon, imboccare la Valtournanche e superato Antey St. André deviare per Torgnon e risalire fino al cartello di divieto all'inizio della strada interpoderale oltre le Case Chantorné.

Primo giorno: seguire la strada sterrata la quale pianeggiante supera l'alpeggio Chatelard proseguendo fino agli alpeggi Brusoney. Continuare passando all'alpeggio Chanté fino a giungere nel pianoro paludoso del Loditor 1900 m. Prima del ponticello uscire dalla strada a sinistra ed imboccare un sentiero scarsamente evidente il quale con un paio di svolte sale nella pineta; continuare a salire attraversando un breve piano passando a sinistra di un casotto, segue una risalita fino ad un colletto; valicarlo e in leggera discesa proseguire passando al di sopra dei ruderi dell'antico ospizio di Chateau e ad un alpeggio di recente ristrutturazione dove si ritorna su una sterrata la quale viene seguita fino quasi al suo termine. In vista dell'alpeggio Grand Drayere lasciare la sterrata e raggiungerlo per proseguire a destra di questo, risalire un pendio su tracce di sentiero con segni gialli e proseguire sempre su pendenza accentuata fino ad una breve pietraia che precede il Col de Fort, pochi metri prima del quale vi è il Bivacco Rivolta 4 h.

Secondo giorno: dal Col de Fort seguire la cresta di massi e superare una parete sfruttando una fessura diagonale appigliata a sinistra raggiungendo una sosta per doppia. Proseguire su tracce fino ad una seconda parete; spostarsi a destra del filo, 1 chiodo, salire direttamente e proseguire lungamente sulla cresta superando brevi paretine facili e tratti alquanto aerei fino ad una grotta sul lato sinistro. Salire subito il muro a destra fino a giungere nuovamente sul filo di cresta che si raddrizza; spostarsi gradualmente a destra e superare le placche Rey prima verso una sosta a destra, spit + 2 chiodi quindi a sinistra verso il filo, che si aggira giungendo al camino Maquignaz. Il camino viene superato facilmente fino ad una sosta sotto uno spuntone; scavalcare uno strapiombino a destra esposto, 1 spit e proseguire su cresta aerea fino alla base del torrione sommitale. Salire una cengia a sinistra (ometto a fianco di sosta per calata lato sud) e svoltare a destra verso il filo di cresta, spostarsi sul lato nord e salire un breve camino. Ritornare a sinistra al di sopra di un altro camino più ampio 2 chiodi, segue un muretto fino ad una sosta per calata e facilmente alla croce di vetta.

Discesa: dalla cima si scende in doppia 30 m sino alla cengia basale; da qui con una altra doppia di 20 m si ci riporta all'altezza della cresta pianeggiante. Ora si discende lungo il versante sud per alcuni metri sino a reperire un ancoraggio per doppia sulla paretina a dx (faccia a valle), una doppia di una ventina di metri porta a un canalino (ometti). Si scende il canalino per una decina di metri in direzione del Col de Fort. Al termine del canalino si trova un ancoraggio per doppia, raggiungerlo tramite una strettissima cengia in parete molto esposta, e scendere per una doppia 30 m sino a una larga cengia dove si scorge un grosso ometto. Da qui camminando per una ventina di metri sulla comoda cengia in direzione del Col de Fort si supera una cengina di una decina di metri molto esposta in parete. Ora si può scendere un conodo canalino di roccette e terriccio (pass max II°) ometti di tanto in tanto, sino alla base della parete, non sono necessarie altre doppie. Da qui ormai camminando, siamo sulle placche della gengiva, si prosegue in leggera discesa sino al Col de Fort (non scendere diretti per non finire sugli ultimi salti basali) sino a che si vede distintamente un montruccolo di sfasciumi all'altezza del sentiero che porta al bivacco. Da qui due possibilità. Si può proseguire a mezza costa su una cengia sino ad arrivare all'altezza del primo risalto sopra al bivacco, effettuare una doppia e raggiungere il Col Fort. Oppure scendere in direzione del montruccolo ed evitando un salto si scende senza alcuna difficoltà sino al sentiero che porta al bivacco, circa un 150 mt più in basso del Colle, soluzione più comoda e rapida per non riportarsi al bivacco.

Cresta di salita molto piacevole, per una cima da cui si gode di un panorama eccezionale. L'itinerario è spesso da ricercare con attenzione, sia in salita che in discesa. Lunghissimo il ritorno alla macchina