Monte Zeda 2156 m - Salita cresta Nord, discesa cresta Est - 14 Giugno 2011 da Falmenta 675 m
difficoltà: EE/F


Da Cannobio si imbocca la strada della valle Cannobina, dopo circa 10 chilometri, superato l’abitato di Lunecco, si stacca sulla sinistra la strada che sale a Falmenta 675 m. Il paese dista poco più di tre chilometri dal bivio. Diverse possibilità di parcheggio poco prima del paese o anche poco prima del bivio, tra la carrabile che porta ai monti di Barro e la gippabile che alzandosi sulla destra conduce a Camberto.

Si inizia a camminare seguendo l’indicazione Camberto, Alpe Fornà, Monte Zeda. La strada prosegue stretta per un buon tratto attraversando alcuni nuclei di belle baite, poi la strada diventa sterrata terminando a Camberto 820 m. Il sentiero si inoltra nella valle inizialmente pianeggiante, si attraversa un ruscello su una piodata e si inizia a salire più decisamente per poi riportarsi in un tratto pianeggiante. Il sentiero si addentra nella valle parallelamente al rio Falmenta. Si attraversa il torrente 1180 m e si ricomincia a salire raggiungendo dapprima le rovine dell’alpe Fornà inferiore 1400 m e poi l’alpe Fornà superiore 1650 m dove c’è l’omonimo bivacco ed altre belle baite, 3 h.
Dall’alpe Fornà ci si dirige verso Est per raggiungere, all’altezza di un caratteristico masso intagliato, una facile cresta che poi si divide in un ramo dx che porta alla Piota e in un ramo sx che è la cresta Nord dello Zeda. Qui la cresta diviene più impegnativa con alcuni tratti di arrampicata (II°) anche esposta. I passaggi più delicati sono comunque resi sicuri dalle catene. La croce di vetta 2156 m è raggiunta dopo aver superato una piccola cengia molto esposta ed un bel canalino con roccia ben appigliata.

Dalla vetta si scende seguendo la cresta orientale. Alla quota 1829 m si può seguire il sentiero che scende sulla sx verso l’Alpe Fornà superiore da dove si percorre nuovamente il sentiero dell’andata.
In alternativa si può proseguire in cresta verso il Monte Vadà, mantenendosi leggermente più in alto rispetto al sentiero che sale da Folungo. Dal crinale, indicativamente quando si intravede il sottostante nuovo bivacco del Vadà, si prosegue costeggiando alcune fortificazioni del Monte Vadà, per una ventina di minuti, fino ad incontrare il sentiero che scende verso nord est. Da qui in poi il sentiero è ben segnalato e passando per Ortighedo e Barro riconduce per bellissimi faggeti alla strada asfaltata che in venticinque minuti riporta a Falmenta.

Giro ad anello molto bello e vario. Sullo Zeda oggi avremo visto salire almeno una decina di persone, la maggior parte da Folungo, ma non abbiamo incontrato nessuno lungo i due itinerari da Falmenta.
La prima parte della cresta è praticamente un sentiero. Poi diviene più stretta ed esposta e si incontrano tre/quattro tratti dove è necessario muoversi in arrampicata, che pur facile richiede la dovuta attenzione. Comunque nei tratti più difficili sono sempre presenti delle catene, che anche se non utilizzate danno certamente un senso di sicurezza.