Traversata dei Palù dal rifugio Diavolezza 11 Agosto 2011 - da Diavolezza 2973 m
difficoltà: AD-


Dal rifugio Diavolezza scendere un ripido sentiero che porta, perdendo quasi 300 m di quota, alla morena del ghiacciaio e successivamente al Vadret Pers. Attraversare il ghiacciaio in lieve salita puntando alla base di un evidente sperone di roccia, alla base del quale si trovano molti massi trasportati dal ghiacciaio e un breve ripido nevaio, che si risale verso destra per portarsi sul ghiacciao che scende dalla Fortezza. Risalire il ghiacciaio fino a quando non si è costretti a percorrere una breve, facile cresta rocciosa che conduce ad uno sperone roccioso molto evidente. Scalare lo sperone (II, pochi passi di III, ricco di spit ed anelli di calata) facendo attenzione alle numerose cordate che salgono e scendono dalla capanna Marco e Rosa. Rimettere quindi piede sul ghiacciaio che, con pendenza modesta, porta alla terrazza Bellavista. Qui la maggior parte delle tracce portano a destra verso la Marco e Rosa; dirigersi invece verso sinistra e, con un facile traverso, raggiungere l’evidente passo (Fuorcla di Bellavista). Qui inizia la cresta rocciosa che, seguita fedelemente sul filo su grosse e facili lame molto solide, porta alla vetta del Palù occidentale. Scendere poi brevemente lungo la cresta fino a quando non torna nevosa e, prima su un filo di cresta abbastanza sottile e poi su largo e comodo pendio, raggiungere la cima del Palù centrale. Da qui proseguire lungo il filo di cresta nevosa, ora veramente sottile, fino al Palù orientale. Per la discesa proseguire verso est lungo l’affilata e ripida cresta nevosa che, dopo poco, si abbandona verso sinistra per scendere un ripido pendio di neve che conduce ad un ampio ghiacciaio, con alcuni crepacci e diversi seracchi. Scenderlo con andamento sinuoso per evitare i crepacci fino a portarsi, poco sopra la quota del rifugio Diavolezza, in vicinanza delle pareti rocciose sulla destra. Proseguire quindi sul ghiacciaio con andamento quasi orizzontale fino alla base del pendio di sfasciumi alla destra del Piz Trovat. Da qui, abbandonato il ghiacciaio, si diparte un sentiero che, con diversi saliscendi, aggira il Piz Trovat e riporta al rifugio Diavolezza. Per arrivare al parcheggio, se non si usa la funivia, la via più breve è costituita dalle piste da sci. (relazione di Luca)

Noi l'abbiamo fatta in giornata ed in questo modo risulta abbastanza faticosa, anche per il lungo spostamento in macchina da Milano. La traversata non è mai però difficile, sia sui tratti di roccia che sulle creste nevose. Ambiente da favola! Unica nota negativa, il noioso rientro per le piste da sci.