Pizzo Tignaga 2653 m - cresta Est - 16 Ottombre 2011 - da Carcoforo 1304 m
difficoltà: EE/F


Il colle d'Egua può essere raggiunto, con percorsi un po' più lunghi, oltre che da Carcoforo anche da Fobello o da Bannio Anzino.

Da Carcoforo, lasciata l'auto nel comodo parcheggio all'inizio del paese, si supera il torrente Egua seguendo le indicazioni del segnavia 122 e si attraversa l'abitato per una strada acciotolata che prosegue risalendo il torrente Egua. Poco fuori il paese si supera una cappelletta e sempre per comoda mulattiera, attraverso un bel lariceto, si raggiunge dopo circa 1 ora il rifugio Boffalora 1685 m.
Proseguendo diritti per bei pascoli si lascia sulla sinistra il sentiero 122a che sale al Pian delle Ruse, e passando vicini all'Alpe Egua, seguendo sempre il segnavia 122, si inizia a salire più faticosamente e su sentiero a volte meno evidente. Comunque senza particolari difficoltà (E) si arriva dopo circa 3 ore al colle d'Egua 2235 m.
Dal colle si sale al Pizzo Tignaga per la cresta est inizando a salire per esili tracce lungo il ripido costone erboso posto alla sinistra del colle d'Egua. Il percorso diviene più agevole quando si incontrano i primi blocchi rocciosi, sono presenti degli ometti che indicano il percorso più semplice. Si sale comunque senza un percorso obbligato per una cresta facile e via via più panoramica con bella vista sulla est del Rosa, ma anche sulla val d'Egua, la Val Mastellone e la Valle Anzasca. E suggestiva è la vista dell'affilata cresta nord del Pizzo Tignaga.
Superato il Cimonetto, la cresta diviene più frastagliata e decisamente più impegnativa, si scende quindi di qualche decina di metri sul lato sud e proseguendo su tracce di sentiero si compie un traverso abbastanza noioso fino a quando, poco dopo un'evidente intaglio lungo la cresta, vi si può nuovamente risalire. Da qui si percorrono gli ultimi 100 metri di cresta su divertenti blocchi di ottima roccia.
Dalla vetta il panorama è a 360° ed è estremamente bello. Bellissima la vista su tutto il Rosa.

In discesa è possibile non tornare al colle d'Egua; scendendo poco prima dell'intaglio si può evitare di ripercorrere il traverso, puntando invece dapprima decisamente a sud, per pietrame, qualche ometto, e poi traversando a est, sotto il Cimonetto, fino all'alpe Ruse. Da qui su sentiero 122a ci si ricollega alla traccia che porta al colle d'Egua poco prima dell'alpe Egua. Il tratto poco prima dell'intaglio, in discesa, risulta per qualche metro un po' ostico. Da sopra non si vede bene come scendere e per via dell'erba e di una roccia sporgente la discesa è scomoda. Qui potrebbe tornare utile uno spezzone di corda, anche di soli 10 metri. Poco sopra vi è un ottimo spuntone su cui farla passare.

Bellissimo il panorama dalla vetta, a 360° ed estremamente bello su tutto il Rosa.