Ortles 3905 m Hintergrat o Cresta del Coston 18 Agosto 2011 - da Solda 1925 m
difficoltà: AD-


relazione tratta da www.seilschaft.it/portale%20ortles.htm

Dal passo dello Stelvio scendere a Solda 1850 m, da qui proseguire fino in fondo alla valle ai parcheggi della funivia.

primo giorno: al parcheggio della funivia posto alla fine della valle, a 1925m, ci incamminiamo per un breve tratto per una stradina (divieto di transito) che conduce in direzione della stazione di mezzo e a monte della funivia. Lasciamo ben presto la strada sterrata al segnavia che ci indica il sentiero n.2 per il rifugio Coston. Si tratta del sentiero Hans Ertl che sale a destra del rio Solda (sud-ovest) e si inerpica poi per un tratto roccioso e porta alla sovrastante morena della vedretta di Solda in prossimità della stazione intermedia della funivia. All'icrocio con il sentierino che viene dalla stazione intermedia ci incamminiamo verso destra e saliamo per un pendio inerbito. In direzione sud-ovest, dopo diverse serpentine, raggiungiamo una cresta che ci schiude un bellissimo panorama sul Gran Zebrù. A destra per una valletta morenica, passando per un piccolo laghetto, saliamo in direzione nord-ovest al rifugio Coston 2661m.

secondo giorno: dal rifugio, il sentiero passa prima per un tratto pianeggiante sulla morena della vedretta di Solda e sempre in direzione nord-ovest prosegue a sinistra delle rocce che scendono dalla cresta del Coston per salire poi per un ripido tratto detritico (attenti alla caduta sassi provocata da chi vi precede). Dopo questo tratto segue un breve canale e un camino fra le rocce II che conduce a un cengia detritica. Qui per una pietraia si sale tenendosi leggermente a sinistra fino alle rocce. Per un successivo canale ci si arrampica senza particolari problemi, ma facendo molta attenzione alla caduta sassi, provocata soprattutto da chi ci precede, si raggiunge uno spiazzo e si prosegue sulla cresta che conduce allo "spuntone di sopra" II. Per la larga e dolce cresta del nevaio si sale alla cresta rocciosa che scende verso sinistra. Si prosegue in facile scalata fino allo spuntone Segnale "Signalkopf" 3725m che si supera per la sua parete sinistra che scende a strapiombo sul lato sud-ovest. Qui si passa subito a sinistra e si scende circa 20 m in diagonale (chiodo per calata) e si prosegue per una stretta cengia nella roccia fino a raggiungere nuovamente la cresta. Subito dopo segue una roccia impegnativa che viene superata per una fessura (passaggio chiave, IV- con chiodo). I successivi tratti esposti in cresta sono un po' più facili III, e portano direttamente al ripido nevaio 40°. Poi per un ripido passaggio in roccia con passaggi di II - e III grado si prosegue e si deve superare un altro tratto delicato. IV- con chiodo. Segue un passaggio in cresta che porta all'ultimo nevaio. Superati altri speroni e massi rocciosi si giunge al canale e al dosso che conducono direttamente in vetta.

Discesa per la "via normale" che scende al rifugio Payer. Da non sottovalutare, nella roccia si devono superare tratti del II grado e sul ghiaccio pendii fino a 40°.

Nel complesso una bella via, anche se mi aspettavo qualcosa in più. Esteticamente l’itinerario è bello sui nevai e nella parte alta del ghiacciaio, per il resto ci si trova in un’immensa distesa di sfasciumi. Forse più facile del previsto la salita, ma anche perchè la roccia era tutta perfettamente pulita; più complessa delle previsioni invece la discesa, ma forse per il numero veramente elevato di persone nei passaggi più impegnativi. Sia la cresta del Coston che la Normale sono comunque attrezzate benissimo per consentire una progressione sicura. Il camino di IV- è untissimo, ma azzerabile senza problemi.