Dent d'Herens 4171 m cresta Tiefenmatten 12 Agosto 2012 diga di Place Mulin 1950 m
difficoltà: AD


Primo giorno: dal parcheggio della diga di Place Moulin ci si incammina per la strada sterrata che costeggia il lago artificiale raggiungendo in un'ora la località Prarayer. Si prosegue per prati e poi nel rado bosco fino ad un bivio dove svoltando a sinistra si percorre il sentiero con il cartello "Pianta Monumentale". Si prosegue nel lungo e selvaggio vallone, prima con sentiero a mezzacosta e poi sul fondo del vallone stesso. Al termine della prima conca una breve risalita più ripida dà accesso al pianoro morenico superiore, dove si attraversa un ponte portandosi ora sul versante opposto, in direzione del Rifugio, visibile in una fascia erbosa sorretta da balze rocciose. Tra detriti e pietraia si raggiunge la base di questa fascia rocciosa. Da qui si arriva al rifugio Aosta tramite un breve tratto attrezzato con catene e scalini metallici.
Come alternativa è possibile percorrere il nuovo sentiero che sale sulla morena a destra e non presenta tratti attrezzati, ma costringe a faticosi saliscendi, allungando quindi i tempi di percorrenza.

Secondo giorno: si scende di poco lungo il nuovo sentiero di accesso al rifugio e si prende un evidente sentiero, ben segnalato da ometti, che risale la morena e porta fino al ghiacciaio delle Grandes Murailles. Il ghiacciaio a seconda del periodo può presentare numerosi crepacci. Si arriva al canale sotto il colle di Tiefenmatten e lo si risale: circa 70 m di canaponi, fare attenzione perché il terreno è franosissimo e non è facile evitare di tirarsi su di peso. Si attacca poi la sezione rocciosa della cresta: ci si tiene sempre sul filo o poco distante sul lato nord, la roccia è discreta sul filo e peggiora appena lo si lascia. I gendarmi più erti si evitano a sinistra (nord, esposto). Passi di III, qualche chiodo e un paio di soste; le possibilità di protezione sono comunque buone con fettucce e/o friends. Arrivati al pendio nevoso a ca. 3750 m, lo si risale (35° circa). Stando sulla destra si raggiunge l'ultimo tratto di roccia che porta alla cresta sommitale: anche qui passi di II e III, prevalentemente su placche, presenti grossi fittoni ogni 15-20 m per assicurarsi. Si giunge sulla cresta sommitale, che è innevata, sottile e molto esposta, e con ancora 100 m delicati si guadagna la splendida e aerea vetta. La discesa ripercorre esattamente tutti i passi della salita (si disarrampica in entrambe le sezioni rocciose). Al colle di Tiefenmatten conviene scendere il canale con 2 doppie da 30 m. Eterno il ritorno dal rifugio alla diga.

Abbastanza facile e divertente la salita, impegnativa la discesa per i numerosi tratti da fare in disarrampicata. E' richiesta una certa dimestichezza con itinerari di questo tipo per essere sufficientemente veloci. Noi siamo scesi sfruttando le numerose possibilità di assicurazione, ma in questo modo siamo stati lentissimi arrivando al rifugio alle 20.30 e quindi alla macchina dopo mezzanotte! Grazie a Giovanni per aver fatto avverare un sogno ed agli altri compagni di gita Simona e David.