Testa dei Rossi 2026 m cresta Sud Est 26 Maggio 2013 da montescheno località Sasso 710 m
difficoltà: EE/F


Dalla superstrada per il Sempione uscire a Villadossola e seguire la strada per La Valle Antrona fino alla deviazione per Montescheno. Continuare in auto fino alla località Sasso o fino a Valleggia, l'ultima frazione raggiungibile in auto dai non residenti.

Dalla caratteristica frazione di Sasso 710 m si percorre una bella mulattiera che incrociando più volte la stradina asfaltata per Valleggia, porta a raggiungere il sentiero/sterrato che conduce a La Motta 1085 m.
In breve, sempre per sentiero, in un bosco di betulle, o comodo sterrato si arriva alla bella alpe Faiù 1308 m. Si risale ad un altro bell'alpeggio, l'alpe Pianzascia 1375 m e sempre per comodo sentiero all'Alpe Pradurino 1408 m. Qui si abbandona il sentiero che attraversa il versante sud della Testa dei Rossi e si prosegue in direzione nord alle spalle dell'alpeggio. Senza percorso obbligato si risale il ripido pendio, per lo più erboso, ma con tanti massi soprattutto nella prima parte, che conduce alla cresta sud est.
La cresta non presenta particolari difficoltà, a parte un passaggio di II°, comunque evitabile compiendo un facile traverso per aggirare sulla sinistra lo sperone roccioso su cui è posta una croce bianca. Il passaggio di II° è posto poco sotto la croce, punto di congiunzione con la cresta nord.
Dalla croce si scende facilmente ad una insellatura, dove arriva il sentiero che si percorre se si volesse evitare la risalita dello sperone roccioso ed il passo di II°, e si prosegue facilmente per la cima della Testa dei Rossi 2026 m.

Dalla vetta si scende per la facile dorsale in direzione nord ovest fino a la Forcola 1881 m o Passo di Ogaggia. Dal passo è consigliabile risalire all'alpe di Ogaggia 1977 m, un bel punto panoramico. Ridiscesi al passo si segue il facile sentiero che attraversa il versante sud della Testa dei Rossi e che passando per la croce dei Set Frei 1525 m e per l'alpe Ortighe 1410 m riporta all'alpe Pradurino.

Mi aspettavo un cresta un po' più divertente, invece la parte rocciosa è veramente breve e si sale per lo più sull'erba. Più suggestiva la discesa per la via normale, completamente innevata fino al passo di Ogaggia! Comunque molto belli gli alpeggi attraversati e bellissimo il panorama sulle montagne circostanti.