Cima di Jazzi 3803 m 11 Agosto 2013 da Macugnaga 1329 m
difficoltà: PD


Da Pecetto frazione di Macugnaga con la seggiovia si arriva al Belvedere 1932 m.

Da qui, seguendo le indicazioni per la capanna Sella, si attraversa a destra il ghiacciaio coperto di sfasciumi. Risalita la morena sul lato opposto, si prende inizialmente a sinistra seguendo le indicazioni per il bivacco Belloni e, dopo poche centinaia di metri, si svolta a destra su sentiero poco visibile e poco segnalato. Cercando di non perdere le tracce del sentiero, si risale lentamente verso destra per circa 1,5-2 ore. Giunti indicativamente verso quota 2350 il sentiero, ora decisamente evidente, si impenna fino a giungere ad un nevaio sulla destra. Attraversato il nevaio, si risale alla sua destra per alcune decine di metri fino a raggiungere degli evidenti segnavia rossi che, nel giro di pochi minuti, conducono alla Capanna Sella (3023 m, 3,30 ore).

Dalla capanna si risalgono direttamente le rocce dietro di essa (numerosi segnavia rosso scuro) cercando di mantenersi sulla sinistra. In pochi minuti si giunge all'estremità di un lungo nevaio, abbastanza ripido, che si risale prima direttamente e poi traversando verso sinistra fino a toccare lo sperone roccioso posto al vertice della sua estremità sinistra. Risalire direttamente le rocce dello sperone (alcuni ometti) per arrivare contro la parete di roccia sovrastante, dove si trova una catena. Grazie alla catena, ad una corda e a diverse piastrine si traversa agevolmente verso sinistra per giungere in breve tempo al passo Jacchini, mettendo piede sul Findelgletscher.
Sulla sinistra è immediatamente visibile il primo contrafforte della Cima Jazzi, che non va risalita direttamente ma, abbassandosi sul ghiacciaio per un centinaio di metri, va aggirata sulla destra per poi procedere, dopo una seraccata, ad un traverso verso sinistra che dolcemente porta alla vetta 3803 m(3-3,30 ore).
Relazione Luca Tonioil, salita 20 agosto 2010.

Discesa dall'itinerario di salita.

Salita varia e piacevole, mai particolarmente difficile. Nella parte rocciosa fare attenzione a seguire le tracce altrimenti ci si muove su pericolosi sfasciumi.
Noi siamo saliti alla Jazzi dopo aver percorso la Traversata dei Camosci ed aver pernottato all'ex rifugio Sella. Discesa a piedi fino a Macugnaga senza tornare al Belvedere, molto bella l'ultima parte di sentiero.