Monte Adamello 3539 m salita per la via Terzulli e discesa per Passo degli Italiani e Passo Brizio 20-21 Agosto 2013 da Malga Caldea Temù 1530 m
difficoltà: PD+


Oltrepassato il Passo dell'Aprica si supera Edolo e giunti aTemù si seguono a sinistra le inidicazioni per Rifugio Garibaldi. Ad un bivio si prende la strada sterrata di sinistra che con tratti abbastanza dissestati porta al parcheggio della Malga Caldea 1530 m.

Dal parcheggio si continua sulla strada di servizio delle dighe, che ben presto diventa asfaltata e, risalendo sul versante sinistro della valle, raggiunge il primo laghetto artificiale 1900 m, da dove è già visibile la parete nord dell'Adamello. Si segue la strada sterrata (sentiero n°11), che costeggia i laghi dell’Avio e Benedetto. Al termine del secondo lago, una ripida salita su sentiero lastricato conduce al pianoro di Malga Lavedole 2044 m.
Si abbandona il sentiero 11 che porterebbe al Rifugio Garibaldi e si prosegue a destra per il Passo di Premassone. Si sale verso il Lago Pantano 2378 m, e da esso si continua sul sentiero 1 che con un tratto finale attrezzato porta al Passo 2924 m. Si scende in direzione sud ovest verso il laghetto di Premassone 2719 m e si raggiunge il lago Rotondo 2442 m poco oltre il quale è posto il RIfugio Tonolini 2467 m. Seguendo sempre le indicazioni del sentiero 1 si arriva al Rifugio Baitone 2281 m dal quale si prosegue attraverso il Passo del Gatto 2103 m verso il Rifugio Gnutti 2166 m. 8-9 ore.

Dal rifugio si segue il sentiero per il Passo dell'Adamello che poco dopo passa sulla cementificazione dell ENEL, fino ad un ometto che fa salire a sinistra.
Tralasciando sulla sinistra le indicazioni per il Passo Cristallo e quelle a destra per il Rifugio Prudenzini si procede verso la morena dove si sale su terreno un po' friabile fino all'attacco della via Terzulli 3000 m. La via è su cenge e placche mai verticali ed i tratti più difficili sono attrezzati con cavo metallico per consentire la progressione anche con un kit da ferrata.
Raggiunto il Passo dell’Adamello 3240 m si percorre un pezzo di ghiacciaio verso nord in direzione della cresta rocciosa che mai difficile od esposta porta alla cima 3539 m.
La discesa avviene sulla cresta est dell’Adamello, che porta sul ghiacciaio a 3400 m, dopo un breve tratto di neve ed un tratto roccioso attrezzato con corde fisse. Dal ghiacciaio si inizia a scendere dolcemente, abbandonando quasi subito la traccia che porta ad aggirare il versante est del Corno Bianco (altra via per accedere al Passo Brizio) per poi risalire verso la cresta del Corno Bianco, fino al poco evidente intaglio roccioso del Passo degli Italiani 3427 m, alla destra del più visibile Passo degli Inglesi.
La discesa inizia su qualche metro di roccia ripida, segue un traverso su terriccio, e poi si scende su neve con tratto iniziale di 50° che si addolcisce man mano. Il Passo degli Italiani è il tratto più impegnativo e a seconda delle condizioni può diventare ostico.
Si prosegue sul ghiacciaio in leggera pendenza aggirando i monti alla sinistra, fino a intravedere il bivacco Zenon Morelli, che si trova in prossimità del Passo Brizio 3147 m. Il passo viene risalito con l'aiuto di un facile tratto attrezzato. Anche la discesa dal passo, più verticale ed esposta, è attrezzata con gradini e cavo metallico.
Dopo il tratto attrezzato si percorre una lingua di neve per poi proseguire sul sentiero 11 che permette di aggirare sulla sinistra orografica il Lago Venecorolo. Attraversandone la diga e senza raggiungere il Rifugio Garibaldi 2550 m si scende sulla vecchia strada medievale lastricata che porta alla Malga Lovedole e da qui sempre sul sentiero 11 si raggiunge Malga Caldea. 14 ore.

Itineario bellissimo, molto lungo ed estremamente vario per i paesaggi ed i tipi di terreno incontrati. Le maggiori dificoltà le abbiamo avute nella discesa dal Passo degli Italiani ghiacciato.