Bietschhorn 3934 m cresta Ovest Sud Ovest 30-31 Agosto 2013 da Ried 1486 m
difficoltà: AD


Lasciare la macchina a Ried 1486 m, raggiunta seguendo le indicazioni per la Lotschental, da Briga, Visp, Gampel.

Lasciata l'auto in un comodo parcheggio lungo la strada, si oltrepassa il nuovo ponte sul fiume e si seguono le indicazioni per la Bietschhornhutte. Il rifugio è raggiunto dopo poco meno di tre ore tramite un sentiero che sale sempre ripido verso sud, prima in uno stupendo lariceto e poi con spazi sempre più aperti con bella vista sulla nord del Bietschhorn.
Il rifugio è molto accogliente ed è ottimamente gestito dalla brava e simpatica Anni, che parla bene anche l'italiano, ha salito per ben una ventina di volte il Bietschhorn ed offre anche un'ottima cucina!
Sicuramente da consigliare anche la sola salita al rifugio, un bellissimo balcone sulla Lotschental e sulla Nord del Bietschhorn.

Il giorno seguente, con sveglia alle tre, si segue il ripido sentiero alle spalle del rifugio che porta a risalire il colletto a sud est, il Bietschjoch a 3174 m. Il sentiero è ben segnalato con ometti e segni di vernice bianca.
Calzati i ramponi si attraversa con un semicerchio verso est il quasi pianeggiante Bietschgletscher fino a risalire il pendio su pietrame che porta all'attacco della cresta Ovest Sud Ovest a 3408 m.
La prima parte della cresta si svolge prevalentemente su sassi per lo più instabili ed è conveniente seguire la facile traccia sul lato nord ovest fino alla selletta di quota 3635 m. Da qui la cresta si fa affilata e ricca di spuntoni, seguirne il filo richiederebbe troppo tempo, si scende quindi dal colletto e si segue la cresta restando sul lato sud, anche se su terreno molto instabile e senza una evidente via da seguire, gli ometti sono molto radi e raramente si intravede una traccia di sentiero. Sicuramente questo tratto, che per la sua complessità richiede parecchio tempo, è da evitarsi con scarsa visibilità. Come punto di riferimento si tiene la Torre Rossa 3635 m il bel gendarme alla base della quale si ritorna in cresta per non abbandonarla più fino alla croce di vetta 3934 m. Dalla Torre Rossa la cresta è ora tutta su ottima roccia con alcuni tratti aerei, ma sempre con difficoltà contenute, massimo III° grado, e ben attrezzata con numerosi spit e fittoni. L'arrampicata è qui finalmente divertente in un ambiente estremamente panoramico.

Abbiamo trovato la cresta tutta pulita e ciò ci ha permesso di salire alla vetta e tornare al rifugio in poco meno di 11 ore. Siamo anche stati fortunati perchè davanti a noi c'era una guida con una ragazza, ed il velocissimo Marco di Bergamo che è salito in solitaria, alla terza volta su questa montagna!
L'arrivo al Bietschjoch è semplice anche al buio, quello all'attacco della cresta è di più difficile individuazione ed il tratto sfasciumoso fino alla Torre Rossa estremamente impegnativo e pericoloso se non si ha davanti un qualche punto di riferimento. Dietro di noi anche due ragazzi tedeschi, veloci fino all'ultima parte di cresta dove inizia la vera arrampicata, qui però procedendo a tiri la loro progressione è risultata lentissima. Impossibile pensare di non procedere in conserva su questa montagna, il tratto su sfasciumi è troppo complesso per rischiare di fare tardi e ritrovarsici in mezzo magari con la nebbia.
Ancora un complimento alla bravissima Anni per l'ottima gestione del rifugio!