Presolana, traversata delle creste Est-Ovest 3 Settembre 2013 da Passo della Presolana 1297 m
difficoltà: AD-


cartina tratta da www.scalve.it             cartina tratta da www.geoportale.caibergamo.it

Dalla Milano Venezia uscire a Seriate e risalire la val Seriana fino al Passo della Presolana 1297 m. Lasciare l’auto nell’ampio parcheggio qualche metro dopo la chiesetta del passo.

Incamminarsi sulla sterrata poco sopra il parcheggio e proseguire sulla larga mulattiera che si inoltra dolcemente in una fitta pineta.
Poco prima della baita Cassinelli 1550 m, nei pressi di un grosso masso, proseguire per il segnavia 316 per una dorsale erbosa; dirigersi poi a destra per risalire l'ampia cresta che scende dal Monte Visolo 2369 m.
Scendere alla bocchetta del Visolo 2300 m, e percorrere il sentiero centrale, tra quello a destra della ferrata della Porta e il sentiero a sinistra.
Piegare quindi a destra, attraversare un ampio canale detritico e con un tratto di roccette raggiungere la cresta Est della Presolana Orientale che si risale con divertenti passi di arrampicata fino alla cima 2491 m segnalata da un grosso ometto di sassi. Le due crocette poste poco più avanti possono non essere raggiunte e si trovano sull’anticima meridionale.
Dalla cima si prosegue in direzione nord-ovest continuando a seguire il filo di cresta principale fino a quando questa non si interrompe con un evidente intaglio. Si scende allora con attenzione un canalino roccioso molto esposto fino a raggiungere delle cenge da cui si compie un traverso che permette di raggiungere il colletto presso cui termina il canalone del Bendotti. Da qui è possibile proseguire facilmente per la normale (bolli rossi) che sale alla Presolana Centrale 2517 m.
Fino alla Presolana Centrale il percorso è facile, in genere ben segnalato da ometti e bolli di vernice rossa; da qui in poi il percorso diviene più alpinistico e a tratti di più difficile individuazione.
Dalla Presolana Centrale proseguire verso ovest sempre lungo la cresta, per poi scendere un canalino ghiaioso ed un ripido caminetto che conducono sotto il colletto che separa la Centrale dalla Presolana di Prato. Preferibilmente assicurati con la corda si supera un terrazzino molto esposto (cordino) e si continua quindi a salire lungo il canale soprastante fino a guadagnare la facile cresta che porta alla poco appariscente Presolana di Prato 2470 m.
Procedendo sempre in direzione ovest, scendere e poi risalire per prati, fino a superare un canalino roccioso, scenderne un altro e con un breve traverso raggiungere la breccia tra Presolana di Prato e Occidentale.
Portarsi allora sul versante Nord e risalire la paretina verticale subito a sinistra seguendo le tracce lasciate dai ramponi sulla roccia. La paretina è attrezzata con due soste a circa 10-15 m l’una dall’altra e presenta alcuni passaggi di III. Noi non abbiamo trovato altri chiodi lungo la via e con i soli cordini è risultato laborioso proteggersi. Sarebbe tornato utile avere qualche friend. L’uscita data di III° l’abbiamo trovato impegnativa e secondo noi è sottogradata. Usciti di nuovo in cresta si prosegue su facili passaggi di roccia e per sentiero fino alla vetta della Presolana Occidentale 2521m.

Per la discesa si segue ancora la cresta verso ovest per un breve tratto per poi scendere un canalone seguendo i numerosi bolli rossi e i frequenti anelli di calata, tra detriti, roccette, canalini e cenge.
Il canalone termina nei pressi della grotta dei Pagani 2224 m da dove la discesa prosegue più facile attraversando un ghiaione e dirigendosi verso la cappelletta dedicata ai caduti della Presolana. Il sentiero ora migliora ulteriormente, compie un lungo traverso per poi scendere velocemente alla Casera Cassinelli 1568 m. Da qui in pochi minuti si rientra nella pineta che riporta all'auto lungo l'itinerario di salita.

Itinerario lungo e faticoso, ma estremamente bello in un ambiente suggestivo caratterizzato dai forti contrasti tra il verde intenso dei prati e delle pinete con le pareti biancastre della Regina che sembrano innalzarsi al cielo, oggi senza neppure una nuvola in un cielo meravigliosamente azzurro.
Ho trovato la traversata Est-Ovest più impegnativa di quanto potessi immaginare leggendo altre relazioni. L'uscita della paretina leggermente strapiombante e su roccia poco appigliata mi è sembrata di difficoltà superiore al III°. Considerare anche che quando la si affronta si è già faticato per parecchie ore. I numerosi tratti in disarrampicata non sono difficili, ma richiedono molta attenzione per via dell'esposizione.
Utile una corda da 30 m, cordini, rinvii e friends. Ad un passo medio noi abbiamo impiegato circa 12 ore per l'intero giro.