Punta Giordani 4046 m - Piramide Vincent 4215 m cresta Est Sud Est - Corno Nero o Schwarzhorn 4322 m 31 agosto 2014 da Punta Indren 3260 m
difficoltà: PD+


Risalire tutta la Val Sesia fino ad Alagna e prendere gli impianti di risalita fino a Punta Indren 3275 m (35 euro).

Dalla nuova stazione della funivia di Punta Indren 3275 m si segue la traccia che verso nord-ovest porta sul ghiacciaio, da dove si può vedere a nord tutto il percorso di salita.
Si risale seguendo in genere la buona traccia verso il centro del ghiacciaio e lasciando sulla sinistra la zona del seracco si punta a destra verso la cresta sud per poi piegare nuovamente a sinistra fino a raggiungere il tratto di cresta nevosa pianeggiante che in pochi minuti porta sulla puntina rocciosa della Giordani 4046 m.
Dalla Giordani si segue la facile cresta nevosa che in leggera discesa conduce alla base della cresta est sud est della Piramide Vincent. Da qui si supera un primo risalto roccioso sulla destra, sul versante valsesiano, II° e quindi si procede su neve lungo il filo di cresta. Si percorre ora un’aerea cresta nevosa che conduce alla base di un nuovo tratto roccioso. Segue poi un’alternanza tra brevi, ma sempre esposte crestine nevose ed altri brevi risalti rocciosi che presentano alcuni passaggi aerei ma su roccia buona e non difficile II/II+ sino a raggiungere l'ultimo tratto nevoso che conduce in vetta 4215 m.
Dalla cima siamo scesi verso nord al colle Vincent 4088 m e da qui lasciando alla sinistra il Balmenhorn abbiamo preso la traccia di salita al Corno Nero che con un breve pendio finale a 50° ed un aereo tratto su roccia porta alla Madonnina di vetta 4322 m.
Al ritorno abbiamo seguito il traccione che lascia a sinistra l'ampio versante nord-ovest della Vincent e che scendendo con pendenze modeste verso il colle del Lys porta, sempre con buona traccia, fino al Rifugio Mantova e quindi alla stazione della funivia.

Bella la cresta della Vincent, più divertente ed elegante della più famosa Cresta del Soldato e con roccia molto più solida. In via abbiamo trovato 2 chiodi, un friend incastato e una fettuccia. Roccia tutta asciutta, ma per i numerosi tratti innevati l’abbiamo percorsa tutta con i ramponi ai piedi.
Divertente anche il breve ripido tratto per la vetta del Corno Nero.