Cima di Jazzi 3803 m dal bivacco città di Luino 3598 m 21 Settembre 2014 dal Passo del Monte Moro (Macugnaga) 2868 m
difficoltà: F+


Da Macugnaga, frazione di Staffa 1327 m, si sale in funivia al Passo del Monte Moro a 2868 m.

Dall'arrivo della funivia si inizia a camminare verso sinistra prendendo il sentiero che è scavato nella parete del Monte Moro. Si raggiunge la bocchetta di Galkerne 2904 m ed entrando in territorio svizzero si prosegue per residui nevai e sfasciumi rocciosi fino ad un grosso ometto situato al limite del ghiacciaio 3000 m.
Si attraversa in leggera salita verso ovest il ghiacciaio dello Scharerberg-Weisstor costeggiando la base delle cime che segnano la cresta di confine: corno di Seewjnen, corno Rosso e la lunga cresta di Stenigalchi. Abbandonato sotto la bocchetta di Stenigalchi l'itinerario della traversata dei Camosci si prosegue ancora ad ovest sotto la cresta di frontiera facendo attenzione a qualche crepaccio e aggirate le due cime di Roffel si raggiunge infine la cresta e la si segue fino al bivacco.

Dal bivacco si aggira a sinistra il roccioso Schwarzberg Weisstor (Corno Nero di Macugnaga) e si scende verso il Findelgletscher traversando verso sud ovest. Sempre nella medesima direzione si prosegue verso la già evidente cima di Jazzi che va salita aggirandola sulla destra per procedere, dopo una seraccata, ad un traverso verso sinistra che dolcemente porta alla vetta 3803 m.

Discesa dall'itinerario di salita.

La salita alla Jazzi è stata in realtà un ripiego ad un tentativo fallito allo spigolo sud dello Strahlhorn. Abbiamo sbagliato l'attacco delle prime roccette perdendo tempo tra pericolosi sfasciumi e difficili placche, e l'arrivo del brutto tempo ci ha fatto preferire la salita della molto più semplice Jazzi.
Carino il bivacco, dotato anche di fornello e pentolame, ma decisamente piccolo; eravamo in 6 e si stava molto stretti, impossibile riuscire a dormire per almeno qualche ora. Abbiamo però avuto la fortuna di conoscere Marco, guida alpina-architetto di Laveno-Macugnaga ed Adriano il presidente del cai di Luino, saliti al bivacco per lavorare all'illuminazione dell'edificio. Complimenti e grazie!