Pizzo Coca 3050 m e Pizzo Redorta 3038 m per il Passo del Simal 2712 m     27-28 settembre 2014 partenza da Valbondione 900 m e ritorno a Fiumenero 795 m (Bergamo)
difficoltà: EE/PD


Da Bergamo, seguire indicazioni per Clusone e proseguire diritti per Ardesio/Valbondione.

Da VALBONDIONE 900 m salire lungo il sentiero 301, che sempre piuttosto ripido porta in 2h30' al Rifugio Mario Merelli al Coca 1892 m.
Dal rifugio si procede verso il lago di Coca lungo un'ampia conca e poco prima di raggiungerlo si prende il sentiero di destra per la Bocchetta dei Camosci. Il sentiero inizia con un piccolo salto di I° e prosegue poi su sfasciumi e pietraia fino alla bocchetta dei Camosci 2725 m.
Dalla bocchetta ha inizio la parte di salita con qualche difficoltà alpinistica. Si inizia con un canalino di buona roccia dopo il quale c’è il bivio, facile a sinistra e difficile a destra, per via di una paretina di II°. Le due alternative si ricongiungono poco dopo e si prosegue poi sempre su sfasciumi, tratti di cresta un poco esposta e altri facili canalini fino in vetta al PIZZO COCA 3050 m - F.
Ridiscesi verso il lago di Coca si prende il sentiero per il rifugio Brunone (Sentiero delle Orobie) che con qualche tornante porta ad una conca erbosa e poi con direzione Sud scavalca la crestina che scende da Cima Avert. Con alcuni saliscendi attrezzati si arriva al Forcellino di Val Foga da dove si intravede finalmente il passo del Simal. Per raggiungerlo bisogna scendere un canalino franoso, traversare per sfasciumi e nevai con un semicerchio e risalire un canale molto sfasciumoso e faticoso, con l'aiuto delle catene sulla sponda destra. Alla fine si è al PASSO DEL SIMAL 2712 m - EEA, il passo più alto delle Orobie, dove il notevole panorama ripaga della grande fatica fatta per raggiungerlo.
Dal passo si scende per un sentiero più facile per poi percorrere un tratto pianeggiante fino a raggiunge con una breve risalita la Sella dei Secreti 2650 m. Dalla sella si scende ripidamente su sfasciumi (in alcuni punti il sentiero è attrezzato con catene) proprio sotto il Pizzo Redorta fino a quando il sentiero diviene più semplice e con un ultimo tratto in leggera salita porta al rifugio BARONI AL BRUNONE 2295 m.

Il mattino successivo dal rifugio Brunone si riprende il Sentiero delle Orobie e lo si segue fino ad un bivio dove su di un masso è indicata la direzione per il Redorta. La traccia sale ripida e sempre su terreno franoso e contorto fino alla vedretta di Scais. Per il ghiacciaio, pendenze massime 40°, si sale all'evidente bocchetta che separa il Redorta dalla Fetta di Polenta. La prima parte di cresta è quella più impegnativa ed esposta, con dei passaggi di II°. Inizialmente si sale con l'aiuto di una corda fissa, poi si può proseguire a sinistra su terreno instabile o a destra su roccia più solida ma un po' più difficile. Poi le difficoltà calano e si cammina in parte in cresta ed in parte sul versante verso la vedretta appena risalita. Giunti ad uno stretto intaglio si perde qualche metro di quota per poi risalire alcune roccette e portarsi in seguito alla larga cresta che conduce direttamente in vetta al PIZZO REDORTA 3038 m - PD.
Ripercorrendo la cresta di salita si scende alla bocchetta di Scais e si ripercorre la via dell'andata fino al rifugio Brunone. Per fare ritorno a Valbondione la via più semplice è quella di seguire il sentiero 227 che in quattro ore porta a Fiumenero 795 m, dove è comodo avere lasciato una seconda auto per percorrere gli otto chilometri che separano Fiumenero da Valbondione 900 m.

Itinerario sempre molto vario e bello. Però molto faticoso se fatto in due giorni, interminabile la salita al passo del Simal, dopo aver salito in giornata il Pizzo Coca! Grazie a Fiorella che da Fiumenero ci ha riportato a Valbondione in auto!