Pizzo Coca canalone nord ovest (dislivello canale: 650 m) 24 maggio 2015 da centrale dell’Armisa m 1.041
difficoltà: AD-

Da Sondrio prendere la SS38 in direzione Tirano. In località Casacce uscire a destra in direzione di Arigna/Briotti. Attraversare l'Adda e seguire la strada fino alla località Fontaniva ed entrare in val d'Arigna per un paio di chilometri fino al parcheggio nei pressi della centrale di Armisa 1041 m.

Lasciata l'auto si segue la ripida strada cementata fino alla località Foppe 1360 m. Si prosegue lungo lo sterrato passando per le baite di Pradaccio 1458 m e Michelini 1499 m. La pista termina e si prosegue su di un sentiero che si inoltra a mezza costa in direzione sud verso la testata della valle fino a raggiungere il torrente Armisa. Guadato il torrente si raggiunge il bivio per il Bivacco Resnati, sulla destra invece la deviazione che porta alla capanna Corti. Su terreno sempre più arido si continua verso la testata della valle dove, quasi al centro sotto la parete del Dente di Coca, si intravede di già il bivacco a 1920 m. Senza raggiungerlo si risale il ghiacciaio verso l'attacco del canalone posto a circa 2450 metri a sinistra di un isolotto roccioso situato alla confluenza del canale che scende dalla bocchetta d’Arigna e il canalone stesso del Coca.
Il canale inizia con pendenze modeste sui 30°/35°, piega a sinistra con una parte più ripida a 40° e prosegue verso una strozzatura tra le rocce dove si toccano le pendenze più ripide a 50°. Al termine del canale si arriva al colletto di neve sulla cresta che divide la val d’Arigna dalla val Morta. Per il lato della val Morta si aggira e si sale la cima valtellinese del Coca 3040 m. Da qui si può seguire l'affilata cresta di neve e roccia di II° che porta al punto più alto, la cima bergamasca del Coca 3050 m.

La discesa più semplice e veloce è per lo stesso canalone di salita. Canale lungo, ma senza particolari dificoltà, oggi con venti centimetri di neve fresca su fondo bello compatto. Più impegnativa la salita alla Cima Valtellinese, noi ci siamo fermati ad un colletto ad una decina di metri dalla vetta. Ed oggi troppo affilata e carica di neve fresca la cresta per la cima principale.
Fatto in giornata da Milano è un itinerario dalla lunghezza impegnativa, ma l'ambiente è davvero molto bello e selvaggio. Salita sicuramente da consigliare, anche senza la soddisfazione di toccare la croce di vetta!


           

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