Pizzo di Trona 2510 m cresta Nord Ovest e Dentino Sud     12 Settembre 2014 da Pescegallo 1454 m
difficoltà: EEA

Da Morbegno si gira a destra per la Val Gerola che si risale interamente sino a Pescegallo, parcheggiare nel grande piazzale della seggiovia 1454 m.

Percorso tutto il piazzale si prende una sterrata che conduce ad una baita distante un centinaio di metri; sulla sinistra ha inizio il sentiero segnalato per il lago Trona. Si sale nel bosco seguendo i comodi tornanti e dopo aver lasciato a sinistra il sentierino che sale al Rifugio Benigni si prosegue diritti entrando nella suggestiva Val Tronella; il sentiero sale ripidamente fino ad un lungo traverso pianeggiante, che conduce al panoramico dosso del Piic 1840 m, dove si trova una baita. Proseguendo verso Sud-Ovest si entra nella Valle della Pietra lungo un sentiero dapprima quasi pianeggiante e poi in leggera salita, raggiungendo una sella 1895 m. Da qui, lasciato a sinistra il sentiero che entra nella Valle di Trona (cartelli indicatori), ci si abbassa perdendo un’ottantina di metri fino a raggiungere il Lago artificiale di Trona 1805 m.
Attraversata la diga, inizia a destra la ripida salita fino al secondo bacino artificiale, il Lago dell’Inferno 2085 m. Senza abbassarsi alla diga, si sale a sinistra passando dietro la casa dei guardiani e, traversato un tratto con dei grossi massi, si prende un sentiero pianeggiante che si dirige verso Sud rimanendo alto sopra il Lago dell’Inferno. Raggiunta una colata di detriti si abbandona il sentiero pianeggiante e si risale il ripido pendio che porta sulla cresta 2235 m che collega i Dentini di Trona al Pizzo di Trona.
Si percorre la cresta incontrando presto il primo tratto attrezzato: "la cavallina", una crestina di una decina di metri, affilata ed esposta. Si procede più facilmente, sul lato sinistro della cresta, raggiungendo l’inizio del "lastrone", una grande placca appoggiata ed attrezzata con catena metallica. La cresta torna poi facile fino a raggiungere la base di un breve diedro, che si può salire direttamente (II, III all’uscita), ma che si può anche evitare a sinistra salendo un altro breve diedro più facile (I/II). Arrampicando ancora per un breve tratto (I/II), il percorso diventa poi più facile e seguendo una successione di canalini rocciosi si esce infine sulla cresta sommitale un po’ a destra della croce e del grande ometto di vetta 2510 m.

Per la discesa l'itinerario più veloce e semplice è quello di seguire a ritroso la cresta di salita. Altre relazioni presenti su Internet propongono la discesa verso il Lago Rotondo, lungo il versante Sud-Ovest della montagna (la cosiddetta "via normale" ma priva di qualsiasi segnalazione). Sotto la cima si deve però scendere un lungo tratto ripido su erba e terreno friabile, per raggiungere il secondo intaglio tra il Trona ed il Falso di Trona. Visto il meteo nuvoloso, una volta giunti in prossimità della risalita all'intaglio, una decina di metri molto sfasciumosi, noi abbiamo però preferito risalire in vetta e seguire il terreno più sicuro della via percorsa in salita.
Raggiunta la base della cresta abbiamo salito invece il primo dei due Dentini di Trona, la cima Sud, con facile e divertente arrampicata su ottima roccia. Per raggiungere la cima Nord avremmo dovuto fare una calata, ma visto il meteo in peggioramento siamo tornati alla sella tra il Trona ed i Dentini.

Bell'ambiente e divertente salita, oggi con il panorama molto limitato da nebbie e nuvole.