Pizzo Pernice 1506 m - Monte Todano 1667 m - Cima Cugnacorta 1894 m - Pizzo Marona 2051 m     6 Maggio 2016 da Miazzina
difficoltà: EEA



Da Verbania proseguire per Miazzina e raggiunta l'Alpe Pala continuare fino al termine della strada asfaltata; lasciare l'auto nel comodo spiazzo nei pressi della Cappella Fina 1102 m.

Seguire la stradina sterrata e poi il sentiero che aggira sul lato est la Testa di Cremosello. Raggiunto un pianoro seguire le tracce di sentiero lungo la cresta erbosa che porta al Pizzo Pernice 1506 m. Scendere in direzione opposta alla Bocchetta di Curgei e, superato il bivacco invernale e la Cappella del Pian Cavallone 1544 m, seguire la facile dorsale fino alla cima del Monte Todano 1667 m.
In direzione opposta scendere la ripida dorsale fino al Colle della Forcola 1518 m, da dove parte il sentiero che aggira sulla destra la Cima di Cugnacorta. Per la sua salita seguire invece le tracce che salgono la ripida dorsale fino alla vetta 1894 m.
La cresta che collega la Cugnacorta alla Marona non è invece escursionistica e quindi è necessario scendere sul lato est per alcune decine di metri per recuperare il sentiero segnato che parte appunto dal colle della Forcola. Sul sentiero "ufficiale", si prosegue per un tratto in falso piano, e poi in costante salita fino ad arrivare ad una scalinata protetta da catene e paletti in ferro (Scala Santa). Ci si ricollega quindi alla cresta che proviene dalla Cima Cugnacorta e dopo aver attraversato il passo del Diavolo si continua con percorso più aereo fino alla cappelletta-bivacco e quindi alla vetta del Pizzo Marona 2051 m.
Per la discesa abbiamo seguito fedelmente i sentieri tracciati con segnavia bianco rosso, evitando quindi la risalita alla Cugnacorta (traversando lungamente alla sua sinistra), al Todano (anche qui per una lunga traversata, ma alla sua destra) ed al Pizzo Pernice (comodo sentiero a sinistra).

Itinerario di cresta molto interessante e sempre con un notevole panorama sul lago. Il tratto di cresta che collega la Cugnacorta alla Marona è però troppo impegnativo e quindi lo abbiamo quasi subito abbandonato per scendere e cercare il sentiero che lo aggira sul lato est. Da non sottovalutare anche la risalita alla Marona per il sentiero segnato, poichè anche se attrezzato, in vari punti è comunque ripido, esposto e spesso con poche indicazioni. Da fare sempre con attenzione, soprattutto se, come nel nostro caso, si parte da Miazzina alle 17.30, e quindi inevitabilmente lo si percorre quando è ormai quasi buio! Comunque stupenda la discesa in compagnia di tutte le lucine del lago!


               

Privacy Policy e Disclaimer