Pizzo la Scheggia 2466 m
29 Ottobre 2016 da Cortino 1256 m (Santa Maria Maggiore)
difficoltà: EE/F

Da Santa Maria Maggiore, alla rotonda, girare a sinistra in direzione di Crana e continuare per via Scarliccio. La strada prosegue asfaltata, ma senza ciglio di protezione e quindi sarebbe vietata a chi è sprovvisto di autorizzazione. Dopo aver superato le località Cappella d'Orello e Faie, si perviene alle baite di Cortino 1256 m dove si parcheggia.

Da Cortino è possibile salire al Pizzo la Scheggia per la sua cresta sud est, tramite il sentiero che si prende dopo aver oltrepassato il ponticciolo in ferro e che passa per l'alpe Anfirn 1524 m ed il rifugio Regi CAI 1888 m. Un'altra via di salita, un poco più difficile, è quella per la cresta sud ovest che è stata utilizzata per il giro ad anello di questa relazione.
Prima di superare il ponte, si prende quindi il sentiero di sinistra che dopo aver attraversato dei magnifici boschi porta alla conca dell'Alpe Aggia 1777 m ed alla successiva Alpe Cazzola 1806 m. Da qui si sale in mezz'ora alla Bocchetta di Cazzola. E' ora possibile attraversare a destra, su traccia segnalata, i ripidi pendii sudorientali del Locciabella, passando sotto le placconate che lo uniscono alla Scheggia, raggiungendone poi la cresta sud e quindi la vetta lungo la normale. Oppure, raggiunta la cima del Locciabella, si prosegue restando sulla cresta o poco sotto sul lato sud est, fino alla vetta del Pizzo la Scheggia 2466 m.
Per la discesa è sicuramente preferibile la più semplice cresta sud est, un poco ripida la parte iniziale, ma in seguito più dolce quando giunge in prossimità di tre dossi. Dalla base della cresta si prosegue in direzione nord ovest e raggiunta con percorso ad arco l´alpe Forno, dove si trova il Rifugio Regi, si scende comodamente nel bosco fino all'Alpe Anfirn e quindi all'Alpe Cortino.

Giro ad anello molto bello che partendo dai magnifici boschi dell'Alpe Cortino, sale agli spazi sempre più aperti dell'Alpe Cazzola fino alla panoramicissima vetta del Pizzo la Scheggia.
Salendo per la cresta sud ovest, noi ci siamo un po' complicati ulteriormente la salita decidendo di non raggiungere la bocchetta di Cazzola, ma la bocchetta posizionata dopo il Locciabella, raggiungendola per ripidi canaloni di pietrame ed un ripido pendio di erba e rododendri. Divertente e panoramica la cresta sud ovest, con le maggiori difficoltà sempre evitabili scendendo di poco sul suo lato sud est.



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