Monte San Martino 1087 m - Linea Cadorna
31 Dicembre 2016 da Cassano Valcuvia 290 m
difficoltà: E


Da Varese seguire la Statale 394, Cittiglio-Luino, entrando in Valcuvia. In direzione nord-est proseguire sino a Cassano Valcuvia, lasciando l´auto nell´ampio parcheggio gratuito di fronte al Municipio 290 m.

Attraversare il centro storico del paese e, seguendo la segnaletica, imboccare una stretta strada sterrata che dopo 200 m circa incrocia la strada militare lastricata, percorrerla fino all'ampia radura pianeggiante della località Büs e Bocc 370 m.
Da qui hanno inizio le prime fortificazioni della Linea Cadorna: trincee, ripide scalinate, strette gallerie che si intersecano (dove è indispensabile la torcia), postazioni per mitragliatrici.
Attraverso un sistema di camminamenti si perviene al sistema fortificato di Val Alta 832 m, costruito in prossimità della strada militare Mesenzana-San Martino e dove ci sono i ruderi di Villa San Giuseppe, ex caserma Luigi Cadorna, distrutta dai tedeschi nella battaglia del San Martino.
Ripresa la mulattiera per il Monte San Martino, la si può abbandonare poco dopo, deviando a destra seguendo il cartello "Osservatorio Buco del Diavolo". Arrivati al recinto del buco si prosegue su un percorso che si abbassa portandosi all'ingresso dell'osservatorio costituito da postazioni e da un camino verticale alto 12 metri attrezzato con scalini metallici da cui si risale all'imbocco del buco.
Proseguendo nei camminamenti si torna sul sentiero per il San Martino che viene infine raggiunto dopo aver superato un tratto ripido protetto da corrimano in legno e ferro, e quindi per un percorso più dolce che sale nel bosco con vari tornanti. Sulla cima del Monte San Martino 1087 m è situata anche l'omonima chiesetta.
Per il ritorno è naturalmente possibile evitare i camminamenti sotterranei e le trincee seguendo il sentiero e la strada sterrata.

Percorso storico della Linea Cadorna tra numerose trincee e gallerie ben conservate. Una certa emozione soprattutto nel percorre gli intricati tratti sotterranei, cento anni dopo la Grande Guerra. Ma mi sono decisamente sentito meglio all'aperto, ad ammirare il bel panorama sul lago maggiore!



                   

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