Isola di Palmaria, periplo e vetta 175 m
4 Gennaio 2017 da Portovenere
difficoltà: EE


Da Portovenere si raggiunge con la barca il molo di Terrizzo sull'sola di Palmaria. Il percorso più consigliato è quello di effettuare il periplo dell'isola attraverso il sentiero principale.
Noi sbarcati a Terrizzo, abbiamo invece prima preso il sentiero dei Condannati che attraverso una scalinata immersa nel bosco porta alla vetta dell'isola, per tornare quindi a Terrizzo per il sentiero indicato come difficile, molto panoramico sul lato ovest dell'isola e su Portovenere e che sfocia sugli scogli della spiaggia di Punta Secca poco distante da Terrizzo.
Tornati a Terrizzo abbiamo quindi percorso il giro dell'isola in senso orario. Oltrepassato il piccolo borgo di Terrizzo abbiamo raggiunto la punta più a est dell'isola: Punta della Scuola, dove è presente il Forte Umberto I°, durante il nostro giro non visitabile.
Proseguendo per il sentiero e continuando a costeggiare il mare sulla sinistra, abbiamo superato Punta Marinella e quindi dopo un lungo tratto molto panoramico a mezzacosta siamo scesi di nuovo a livello del mare nel vasto spiazzo di Cala del Pozzale dove sono presenti molte strutture apparentemente quasi fatiscenti.
Proseguendo lungo la spiaggia abbiamo quindi toccato il punto più a sud dell'isola: Capo d'Isola, direttamente di fronte al grosso scoglio del Tino. Questa zona di Palmaria si presenta come una cava a cielo aperto e tutto appare in lento abbandono. Ripreso il sentiero abbiamo raggiunto nuovamente il punto più alto del percorso, 175 m, che ospita il Centro di Rieducazione Ambientale ed il giardino botanico, anche questo in uno stato di quasi abbandono. Sulla cima si trova anche l'enorme struttura del Forte Cavour, oggi abbandonato ed impraticabile per la fitta vegetazione. Scesi tramite una strada semi asfaltata fino ad uno spiazzo, che si affaccia sulla baia di Portovenere, abbiamo preso un sentierino che in direzione sud est ci ha riportato direttamente al molo di Terrizzo.

Un vero gioiellino l'Isola di Palmaria. Un po' di tristezza per le numerose strutture chiuse o in stato d'abbandono che abbiamo incontrato durante il nostro trek.



               

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