Corno di Canzo Occidentale 1373 m - Ferrata del VENTICINQUENNALE
da Gajum 485 m - 15 Aprile 2017
Difficoltà: AD - Dislivello 150 m


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Da Canzo raggiungere la località Gajum 485 m, parcheggiando al termine della strada asfaltata o nei parcheggi precedenti.

Lasciata l'auto, seguire le indicazioni per il rifugio Terz'Alpe 793 m, imboccando il largo sentiero geologico che segue il torrente Ravella.
Dal rifugio proseguire in salita sul sentiero retrostante il caseggiato, fino a poco prima della "Colma di Pianezzo" dove si trovano le indicazioni per l´attacco della vicina ferrata.
Dalla targa risalire verso sinistra il pilastro occidentale del Corno, portandosi al di sotto di una parete povera di appigli, da scalare in aderenza e con l'aiuto di alcuni finti appoggi in roccia. Dopo aver superato un facile canalino ed oltrepassato uno spigolo, si arriva all´inizio di un lungo traverso dove la catena in alcuni punti diviene indispensabile. Alla fine del traverso si risale una scala metallica, al termine della quale il tracciato diviene più semplice conducendo, tra gradoni e tracce di sentiero, verso l´ultima paretina impegnativa. Con l'aiuto di staffe e pioli, superare numerosi strapiombetti e placche lisce per giungere infine sulla Cresta Ovest dell’Anticima del Corno Occidentale di Canzo. Dall’uscita della ferrata seguire a destra i segnavia rossi, e attraversato il piccolo intaglio del Passo della Vacca raggiungere la croce di vetta a 1373 m.
Per la discesa, dalla vetta seguire i segnavia rossi in direzione Nord, scendendo ad un canalino roccioso di una decina di metri, facile ma piuttosto esposto. Raggiunto un sentierino marcato da dei bolli rossi, seguirlo costeggiando il versante occidentale della montagna fino a raggiungere la sottostante "Colma di Pianezzo" ed il poco distante sentiero di salita.

Ferrata breve, ma divertente e mai troppo impegnativa. L'uso della catena è indispensabile solo in alcuni passaggi consentendo quindi di appoggiare le mani su una roccia molto bella. Unico neo di questa ferrata è l'eccessiva larghezza della catena che spesso ostacola lo scorrimento dei moschettoni.



               

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