Alta Luce o Hochlicht 3185 m
21 Novembre 2017 da Staffal 1800 m (Gressoney La trinitè)
difficoltà: EE


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A Pont Sant Martin uscire dall´autostrada e prendere la statale in direzione Gressoney La Trinitè seguendo la strada fino a Staffal 1800 m.

Da Staffal, prendere il sentiero che parte a destra del torrente Lys (segnavia 7C) per il Colle Salza e l'Alta Luce. Con pendenze molto modeste il sentiero si inoltra nel vallone in direzione della sorgente del Lys; abbandonare la traccia che porta alla sorgente e svoltare a destra iniziando a salire con più decisione. Superata la baita dell'Alpe Salza Inferiore 2321 m, continuare in costante salita, mai troppo ripida, fino a raggiungere un pianoro erboso che si attraversa per andare alla base del breve canalino che porta al Colle Salza.
Raggiunto il colle svoltare a sinistra per risalire il pendio verso la cima dell'Alta Luce/Hochlicht 3185 m, contrassegnata da una torretta con campana.
Ridiscendere al colle, e per compiere un giro ad anello, girare a sinistra e prendere il sentiero 6A in direzione del Rifugio Gabiet. Raggiunto un vasto pianoro erboso, ignorare a sinistra il sentiero che porta alla Orestes Hutte e proseguire sul sentiero principale.
Compiere una breve risalita per raggiungere due piccoli laghetti, e riprendere la discesa seguendo le indicazioni del sentiero 6A per il Lago Gabiet, a cui ora si affiancano anche quelle del sentiero 7B per Staffal. Fare molta attenzione al punto in cui il 7B si stacca a destra rispetto al 6A poichè non è indicato molto bene. Il sentiero 7B perdendo quota molto lentamente, compie un lungo traverso sul fianco della Punta Telcio per poi scendere all'Alpe Moos e quindi a Staffal.

Dal Colle Salsa, più vario e divertente l'itinerario di discesa verso il Gabiet rispetto a quello fatto in salita, un po' monotono. Cima con un eccezionale panorama sul Rosa, anche se è impossibile non sentire un po' di tristezza alla vista dei ghiacciai così sofferenti a causa della caldissima estate 2017 e della siccità autunnale.
Salita resa decisamente più divertente dalla recente spolverata di neve e dalla chiusura degli impianti, che hanno fatto ritornare al loro stato più selvaggio, questi posti molto sfruttati a livello turistico.



               

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