Monte Sodadura 2010 m – Cima di Piazzo 2057 m
29 gennaio 2018 da Moggio 920 m (Valsassina)
difficoltà: BR    Esposizione Sud Ovest


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Dalla SS36 seguire le indicazioni per la Valsassina; poco dopo aver superato il colle di Balisio, deviare a destra seguendo la strada per Moggio e quindi per la funivia di Artavaggio, 920 m.

Arrivo a Moggio poco prima delle 15, quindi non mi resta che salire ai Piani d’Artavaggio 1600 m con la funivia, una ogni mezz’ora.
Dalla stazione d’arrivo metto le ciaspole ed in pochi minuti scendo verso il rifugio Castelli. Oltrepasso il vicino, e bruttissimo, ex albergo degli sciatori e mi dirigo verso l’evidente cresta sud ovest del Sodadura che seguirò, sempre con le ciaspole ai piedi, fino alla croce e Madonnina di vetta, 2010 m.
Forse avrei fatto meglio a togliere le ciaspole nell’ultimo tratto ripido, e soprattutto per superare un tratto ghiacciato e con della affiorante roccia marcia, all’altezzza del grosso risalto roccioso. Scendo la più facile, anche se più estetica, cresta nord ovest fino al pianoro sottostante, e da qui inizio la risalita della facile cresta della Cima di Piazzo che con qualche saliscendi, ma senza eccessiva fatica, mi porta alla madonnina di vetta, 2057 m.
Dopo aver ammirato sia il tramonto del sole che il sorgere della luna, quasi piena, scendo dalla cima tagliando il pendio sud puntando al rifugio Cazzaniga. Seguendo la comoda pista raggiungo nuovamente il rifugio Castelli e dato che naturalmente ormai la funivia è a riposo, prendo il sentiero 24 che quasi in un paio d’ore mi riporta a Moggio e quindi con pochi minuti su asfalto, faccio ritorno al parcheggio della funivia.

Poca neve oggi ai Piani d’Artavaggio e sarei potuto salire anche senza ciaspole; anzi lungo la cresta sud ovest del Sodadura, all’altezza del grosso roccione, avrei fatto meglio a toglierle.
Comunque salita stupenda, quasi tutta in solitaria, avendo preso la funiva delle 15 e quindi in cima al Sodadura alle 16.10.
Ancora più entusiasmante raggiungere la vetta della Cima di Piazzo proprio mentre il sole era al tramonto, e la luna, oggi quasi piena, diventava sempre più luminosa.
Naturalmente ritorno a Moggio a piedi e con la luce della sola frontale, ma il sentiero, a parte qualche breve tratto ripido, è semplice e segnalato veramente bene! Itinerario veloce e con poco dislivello, ma da incorniciare!!!




               

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