Mont Dolent 3820 m - Cresta Gallet     18-19 Luglio 2018 da La Fouly 1594 m (Orsières)
difficoltà: AD+


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Per risparmiare sul sempre più alto costo dell'autostrada Valdostana, abbiamo deciso di raggiungere La Fouly passando da Briga, Sion e Martigny. Ma è un viaggio lunghissimo, 300 km...

Dal parcheggio di La Fouly 1594 m, prendere il sentiero per il bivacco Dolent, che sempre in forte salita per 250 metri, supera poi un canalino di sfasciume con l'aiuto di una serie di scalette ed entra nel vallone del Dolent su prati e distese di rododendri. A quota 2500 circa, si passa su terreno morenico ed in breve si giunge al caratteristico bivacco posto alla base del Glacier du Dolent 2657 m.

Dal bivacco, con pochi metri di sentiero, raggiungiamo l'estremità destra del ghiacciaio del Dolent. Lo risaliamo mantenendoci vicini alle rocce, spostandoci sulla sinistra solo per evitare la prima zona dei grossi crepacci. Continuiamo in direzione delle rocce e risaliamo il ghiacciaio sempre molto tormentato, tra seracchi e crepacci fino a quota 3250 m dove il ghiacciaio forma un grande ripiano posto alla base dell'ultimo pendio nevoso prima della cresta rocciosa.
Per rocce facili ma instabili e poi una paretina nevosa, saliamo più a sinistra di quello che dovrebbe essere il classico canale di salita poichè questo presenta un tratto scoperto ed il crepaccio alla sua base ci appare invalicabile.
Saliti in cresta superiamo facilmente il breve tratto molto affilato ed esposto (III°). Raggiunto così il ghiacciaio lo risaliamo su pendenze modeste fino a riportarci alla base della cresta rocciosa. Qui le relazioni ci sembrano indicare di risalire il pendio nevoso di destra, ma la neve molle e soprattutto una terminale abbastanza aperta ci spingono a provare la salita diretta per la cresta. Sicuramente questa via alternativa non è molto frequentata, poichè non troviamo tracce di ramponi e la roccia anche quando sembra solida va sempre testata con cautela per via dei numerosi sassi mobili. Per fortuna i passi d'arrampicata non vanno oltre il II° ed anche il gendarme finale che da lontano ci incute una certa apprensione lo si supera con relativa facilità. Terminata la parte rocciosa, una comoda cresta nevosa 45-50° ci conduce al facile tratto finale di misto che in breve porta alla Madonnina di vetta del Mont Dolent 3820 m.

Per la discesa seguiamo la via normale per il Bivacco Fiorio. Proseguiamo per la cresta rocciosa in direzione sud est e scendiamo per qualche sfasciume alla destra dello sperone sud per raggiungere il pendio nevoso di 45° che ci porta al ripiano a 3500 m. Sullo sperone sud sono posti dei cordini di calata, ma li notiamo quando siamo già faccia a monte sulla neve...Spostandoci sulla sinistra superiamo la grossa terminale e continuiamo a scendere alternando tratti con poca pendenza ad altri saltini di 40-45° da fare faccia a monte, fino a raggiungere il termine del ghiacciao e quindi il non lontano bivacco Fiorio 2810 m.
Scendiamo al Col du Petit Ferret 2490 m, che si raggiunge con una breve risalita di 50 m, quindi seguiamo il sentiero che in due ore porta a La Fouly.

Ambiente eccezionalmente bello e selvaggio, ma itinerario molto complesso per via dei numerosi crepacci da attraversare e della roccia poco solida. Non avendola fatta in salita, complicata anche la via di discesa per la normale fino al termine del ghiacciaio.
Abbiamo lasciato il bivacco alle 5.30 e siamo arrivati al parcheggio alle 0.30, prendendoci forse eccessivi rischi, ma è stato un percorso entusiasmante su una delle cime, che anche se non tra le più alte o difficili del Bianco, è stata comunque di grandissima soddisfazione!


               

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