Taschhorn 4497 m - Cresta Sud-Est     4-5 Agosto 2018 da Taschalp 2214 m (Tasch)
difficoltà: AD


Visualizza mappa ingrandita

Da Tasch, poco prima di Zermatt, prendere la stretta stradina asfaltata che arriva fino a Taschalp 2214 m.

Da Taschalp prendiamo lo sterrato in direzione della Taschutte con l'intenzione di seguire, all'altezza di un tornante a quota 2500 m, la deviazione sulla sinistra per il Weingartensee ed il Mischabeljoch biwak, ma dato che troviamo solo il cartello Weingarten, proseguiamo a destra pensando di trovarlo ai prossimi tornanti. Arriviamo però così fino alla Taschhutte 2701 m...
Dal rifugio proseguiamo quindi lungo il sentiero che si dirige verso nord in direzione della Rotgrat, per raggiungere più in alto sulla sinistra la costola rocciosa del Wissgrat 3194 m in corrispondenza di numerosi ometti di pietre. Scendiamo quindi perdendo quasi un centinaio di metri fino alla conca glaciale posta sotto la vetta Nord dell’Alphubel. Incontriamo a sinistra il bivio per il lago Wiesengarten e la morena che avremmo dovuto risalire se avessimo seguito l'itinerario corretto dallo sterrato di Taschalp.
Proseguiamo verso lo sperone roccioso proveniente dall'Alphubel, lasciamo un piccolo ghiacciaio a destra, e seguendo gli ometti pieghiamo a sinistra per prendere una serie di cenge (passi di II esposti) che permettono di superare una bastionata di roccia levigata e che portano sul Weingartengletscher a quota 3480 m.
Seguendo il ghiacciaio prima sulla destra, facendo attenzione ai numerosi crepacci, puntiamo diretti al Mischabel joch dove sorge il bivacco 3851 m.

Dal Mischabel joch salire lungo la soprastante cresta sud-est del Taschhorn, seguendo gli abbondanti ometti sul lato di Saas (destro) che per cenge e saltini di roccia permettono di superare un primo risalto.
Proseguire senza grandi difficoltà seguendo alternativamente la cresta o i pendii sempre sul lato di Saas facendo attenzione alla scadente qualità della roccia ed al terreno molto franoso lungo i traversini, e agli eventuali tratti ghiaciati.
Raggiunta una forcella a 4360 m alla base del ripido risalto roccioso sommitale, superarlo restando piuttosto sulla destra, e finalmente, con una bella arrampicata su roccia salda (II e passaggi di III) portarsi infine su una costola rocciosa che conduce in vetta 4497 m.

Cresta quasi completamente asciutta, siamo stati costretti a mettere i ramponi solo per superare un affilato tratto ghiacciato di una ventina di metri. Difficoltà quindi sicuramente più ridotte rispetto a quando è innevata, ma pur non incontrando mai grosse difficoltà, è stata una salita impegnativa per via della qualità decisamente scadente della roccia e di qualche traversino fatto su terreno molto sfasciumoso ed esposto. La discesa è poi lunga quanto la salita, e particolarmente noiosa.
Naturalmente stupendo il panorama dalla vetta, ma come salita in sè è stata abbastanza deludente. Molto noioso anche il lungo sentiero per accedere al bivacco, sia quello corretto lungo la morena sia quello che abbiamo percorso per errore dalla Taschutte.
Impegnativo il superamento dello sbarramento roccioso per raggiungere la quota 3480 m, in discesa abbiamo avuto qualche difficoltà e ci siamo dovuti aiutare con la corda, anche se un comodo e sicuro punto di calata non lo abbiamo trovato.
In definitiva, bella montagnona da vedersi da lontano, ma a mio avviso, non da scalare.


               

Privacy Policy e Disclaimer