Cima di Valle Sambuzza 2481 m - Pizzo Zerna 2572 m - Monte Masoni 2656 m - Cima di Venina 2624 m
20 Gennaio 2019 da Carona 1100 m (Val Brembana)
difficoltà: EE/F


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Dalla Milano-Venezia uscire a Dalmine e seguire la strada per la Val Brembana, con direzione San Pellegrino-Foppolo. Arrivati a Branzi, qualche chilometro prima di Foppolo, svoltare a destra seguendo le indicazioni per Carona. Prendere il biglietto per il parcheggio nel bar del paese (2 euro) e lasciare l'auto poco oltre l'abitato di Carona perchè la successiva strada carrozzabile, stretta e a tratti sterrata, è percorribile solo previa autorizzazione. Possibilità comunque di parcheggiare anche duecento metri prima della zona a pagamento.

Da Carona 1100 m, seguiamo la comoda strada che passando per Pagliari 1315 m si dirige verso i rifugi Longo-Calvi. Poco dopo la cascata deviamo a sinistra per la Val Sambuzza, continuando per il sentiero in direzione del passo del Publino.
Prima di raggiungere il bivacco Pedrinelli abbandoniamo il sentiero e saliamo il pendio Sud Est della Cima di Valle Sambuzza, che con una pendenza costante sui 35° ci porta direttamente sull'ultimo tratto di cresta a pochi metri dal piccolo ometto di vetta, 2481 m.
Scesi dalla Cima di Val Sambuzza raggiungiamo il Passo di Publino 2368 m ed iniziamo a salire la cresta facile, ma con tratti molto ripidi dei pendii sottostanti, fino a toccare la croce di vetta del Pizzo Zerna 2572 m.
Vista la complessità della cresta sud del Pizzo Zerna, per proseguire verso il Masoni decidiamo di ridiscendere per la cresta appena salita, ma prima di raggiungere il bivacco traversiamo alla base della cresta in direzione del Monte Masoni. Superato anche il tratto di cresta difficile, recuperiamo il primo canalino/pendio sul lato sud che con una pendenza finale di 50° va a recuperare l'ultimo tratto di cresta poco prima della croce di vetta, 2656 m.
Scendiamo quindi velocemente per l'ampia dorsalona della via normale, risaliamo la piccola elevazione della Cima di Venina 2624 m, e poi evitando la discesa al passo scendiamo direttamte i ripidi pendii fino al sentiero a tornanti della sterrata del rifugio Longo. Senza raggiungerlo recuperiamo il sentiero e poi la stradina che ci riporta a Carona.

Bello e lungo concatenamento di cime reso ancora più interessante dalle condizioni di innevamento che hanno permesso di percorrerlo quasi tutto con i ramponi ai piedi.
Bellissimo rientro all'auto con una luminosissima luna piena!


               

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