Quasi Eveque e Becca d'Oren Est 3533 m
28-29 Luglio 2019 da diga di Place Moulin 1969 m (Bionaz)
difficoltà: F+


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Dal casello autostradale di Aosta Est, proseguire per il traforo del Gran San Bernardo, poi a destra per la Valpelline. Oltrepassato l’abitato, continuare lungo la valle, giungendo nei pressi della diga di Place Moulin 1969 m, dove ha termine la strada. Parcheggio a pagamento.

Dal piazzale della diga di Place Moulin seguire la strada sterrata che costeggia il lago artificiale fino ad incontrare il cartello che indica, verso sinistra, il sentiero per il rifugio Col Collon. In breve si raggiunge un’altra strada sterrata che termina nei pressi dell’alpeggio Arpeyssaou 2119 m. Al termine di un diagonale, entrare nella Comba d’Oren, dove sorgono gli alpeggi d’Oren e di La Garda. Proseguire ora costeggiando la sponda sinistra idrografica del torrente sino a che un'evidente freccia segnala di salire sulla destra un ripido pendio roccioso attrezzato con alcune catene. Arrivati al pianoro sovrastante si raggiungono in breve i due rifugi: Collon e Nacamuli 2.828 mt.
Dal rifugio, seguire il vallone detritico che conduce all’evidente Col Collon 3114 m.
Dal valico scendere verso nord ovest per porre piede sul ghiacciaio del Mont Collon, che si percorre in direzione ovest. Salire, con attenzione ai numerosi crepacci, al pianoro dove a sinistra è posta la Becca d’Oren puntando al colle d’Eveque 3390 m, lasciando alla nostra destra il roccioso versante sud ovest dell’Eveque.
Per salire la via normale ci si deve infatti portare sul versante opposto ed inizare la discesa del ghiacciaio del Mont Collon. Per evitare i numerosi crepacci non è possibile scendere in prossimità della parete dell’Eveque ma si deve compiere un’ampio semicerchio verso sinistra. Aggirata la zona più crepacciata iniziare la faticosa salita al Col de la Mitre 3429 m.
Poco più avanti del colle ha avuto termine il nostro tentativo all’Eveque. Siamo infatti giunti al colle molto provati per le pessime condizioni del ghiacciao. La caldissima estate di quest’anno ha reso crepacciatissimo tutto il ghiacciaio dal Col Collon al Col de La Mitre, e questo ci ha costretto a perdere molto tempo per aggirare tutti gli ostacoli incontrati. Anche la lingua nevosa adiacente all’attacco della cresta rocciosa non ci è parsa in buone condizioni e preoccupati di perdere troppo tempo e di dover poi ripercorrere il ghiacciaio anche con l’aggravante della neve molle, abbiamo preferito rinunciare all’ultima parte di salita.
Ripercorso l’itinerario fino al Col d’Eveque ci siamo fatti però tentare dalla facile Becca d’Oren, anche questa comunque non in perfette condizioni, ma almeno su questa cima minore siamo riusciti a fare una fotto di vetta!
Molto complicata poi la discesa al Col Collon, l’ultimo pendio è molto crepacciato, i crepi sono ben visibili poiché il ghiaccio è tutto secco, ma obbliga a continui aggiramenti, e in alcuni punti anche le pendenze non sono poi così rassicuranti.

Nonostante sia stata fallita la cima principale e lo spettacolo offerto dai ghiacciai non sia stato dei migliori, la Valpelline è sempre un posto meraviglioso!


                   

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