Monte Emilius 3599 m – Ferrata cresta nord ovest
25-26 Agosto 2019 da Pila 1800 m (Aosta)
difficoltà: AD


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Dall'uscita autostradale di Aosta imboccare la statale e proseguire in direzione del capoluogo. Giunti in città seguire le indicazioni per Pila e risalire poi tutta la strada sino ad arrivare al parcheggio posto nei pressi dell'arrivo della cabinovia Aosta-Pila, 1800 m.

Da Pila prendere la seggiovia per Chamolè che porta alla quota di 2309 m.
Dall’arrivo della funivia, in pochi minuti raggiungere il lago Chamolè e con una ripida salita raggiungere il colle omonimo, posto a quota 2641 m. Da qui scendere al bel Rifugio Abolle 2496 m, dove è possibile pernottare.
Dal rifugio scendere verso il vallone di Comboè perdendo quasi quattrocento metri di quota ed iniziare quindi la faticosa risalita al Bivacco Federigo, situato al Col Carrel tra la Becca di Nona ed il Monte Emilius, 2906 m.
Lasciandosi alle spalle la costruzione metallica del bivacco Federigo, prendere gradualmente quota seguendo il filo della cresta, fino a raggiungere un pronunciato gendarme rossastro, collegato alla guglia successiva da un aereo ponte tibetano lungo una ventina di metri. Scendere sul ponte tibetano e percorrerlo sulle tavole per poi riprendere la cresta.
Superare con alcuni saliscendi il Mont Ross di Comboé e poi alcune placche inclinate ed esposte sul versante destro, fino a giungere a un cartello indicatore di una possibile via d'uscita che scende al Rifugio Arbolle. Proseguendo invece la ferrata, giunti al Piccolo Monte Emilius 3342 m, risalire la cresta, ora più ripida e frastagliata, che viene superata sulla destra superando alcuni bei gradoni di roccia compatta. Affrontare un nuovo salto di roccia e proseguire salendo in obliquo un pendio pietroso giungendo ad una spalla. Qui termina la via attrezzata e proseguendo si raggiunge in una decina di minuti la vetta, 3559 m.
In discesa seguire l'evidente sentiero della via normale (cresta sud) che scende al Colle dei tre Capuccini 3222 m.
Seguendo la segnaletica proseguire scendendo a destra, nel vallone di Arbolle, oltrepassare il Lago Gelato fino a raggiungere il Rifugio Arbolle e la stazione di monte della Seggiovia.

Ferrata molto lunga e panoramica, mai difficile e forse eccessivamente attrezzata. I gradini metallici sarebbero potuti essere sicuramente di meno. Su quasi 5 ore di ferrata, il kit lo avremmo usato sì e no per una mezz’ora. Solo il ponte sospeso lungo una ventina di metri offre un pizzico di adrenalina. Ed oggi ancora di più visto che un’asse era staccata. Ed infatti, dopo un paio di giorni abbiamo scoperto che la ferrata è stata chiusa per manutenzione fino al nuovo anno.
Molto bello e confortevole il rifugio Arbolle, anche se i gestori non sono sembrati dei gran simpaticoni…
Ah dimenticavo, noi con la relazione per la salita al parcheggio di Pila abbiamo fatto una gran confusione ed abbiamo lasciato l'auto non all'arrivo della cabinovia Aosta-Pila, ma alla partenza e quindi ci siamo fatti il pezzo Pila-Chamolè a piedi, ed ugualmente al ritorno visto che abbiamo perso la funivia. Per fortuna a Pila abbiamo poi trovato un passaggio in auto fino ad Aosta, altrimenti sarebbero state altre tre ore di sentiero a piedi!


               

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