Punta di Scais 3038 m - Canale Bonomi
15 Gennaio 2020 da Agneda 1228 m (Piateda)
difficoltà: PD+


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Da Sondrio raggiungere Piateda e Piateda Alta da cui si prende la strada per la Val Venina, che va percorsa completamente. Al bivio non svoltare a destra per Ambria ma a sinistra per Agneda; raggiuntala, se possibile proseguire fino all’area picnic alle spalle del nucleo di case.

Da Agneda inoltrarsi nella valle dapprima su strada e, dopo alcuni tornanti, in corrispondenza di un ponte pedonale sul torrente, sul sentiero che sale nel bosco fino alla diga di Scais. Continuare a seguire l’ampio sentiero segnalato costeggiando il Lago di Scais e cominciando a salire nel bosco verso sinistra in corrispondenza di alcune case (Case Scais) fino a giungere a un’ampia radura. Attraversarla completamente in direzione sud-est e, dopo aver attraversato un paio di ponticelli in legno, riprendere a salire per rada vegetazione puntando al tratto più pianeggiante e privo di alberi del crinale soprastante. Poco oltre il crinale si giunge al rifugio Mambretti (2h 30m, locale invernale sul lato est del rifugio, ingresso forse da cercare sotto la neve).
Oltre il rifugio proseguire per un lunghissimo traverso orizzontale che, con ampio semicerchio, porta all’imbocco del vallone di Scais (è il secondo che si apre sulla sinistra, non il primo). Risalire tutto il vallone standone più o meno al centro fino a giungere all’anfiteatro finale, sbarrato dalla mole del Pizzo Redorta. Per giungere al canale Bonomi, il più orientale tra i canali che solcano questo versante della Punta di Scais, bisogna risalire i ripidi pendii di sinistra (45°) puntando ad un’alta parete rocciosa verticale. Memorizzare il corretto percorso per evitare tratti di ghiaccio o zone rocciose in discesa. Dalla parete rocciosa si stacca, sulla destra, un canale nevoso che porta ad un intaglio sulla cresta. Dall’intaglio è ben visibile sulla destra la vicinissima cima con due croci, che si raggiunge con un passo di arrampicata (III+, proteggibile con friend di misura media).
Discesa dalla via di salita dopo una breve doppia dalle croci di vetta.

Ghiaccio sulla strada prima di Agneda, non siamo arrivati alle case. Ambientone fantastico per giungere in bellezza al più defilato gigante orobico.
Itinerario di alpinismo invernale sicuramente remunerativo per il grande ambiente e isolamento ma, con i suoi 24 km a/r, lungo e faticoso se affrontato in un solo giorno. La soluzione migliore per ridurre i tempi è probabilmente quella di fare avvicinamento e discesa con gli sci; altrimenti valutare seriamente l’opportunità di pernottare al rifugio Mambretti, che ha un microscopico locale invernale con due posti letti ma che offre anche la possibilità, contattando l’ispettore del rifugio della sezione CAI di Sondrio e recuperando le chiavi alla diga di Scais, di pernottare all’interno dei locali “estivi” della struttura.
La salita invernale alla Punta di Scais richiede neve perfettamente assestata e temperature basse perché i ripidi pendii finali sono in pieno sole nelle ore centrali della giornata. Tanta fatica, ma ne è valsa la pena.
Relazione di Luca T. "Grivola"

Grazie a Luca e a Marco per aver assecondato il mio desiderio di salire lo Scais in inverno, in giornata e nel giorno del mio compleanno! Un desiderio forse un po' esagerato considerato anche il lungo percorso da fare in auto da Legnano....Ed un ringraziamento speciale a Luca con cui nel'ultimo anno ho condiviso le salite di tutti e tre i giganti orobici in invernale, e sempre per delle fantastiche vie di salite!


               

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