Pizzo dei Tre Signori 2554 m - Via del Caminetto
26 Gennaio 2020 da Introbio 570 m (Valsassina)
difficoltà: PD


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Da Lecco risalire la strada della Valsassina fino a poco oltre il Colle di Balisio. Svoltare a destra per Introbio e proseguire per la Val Biandino parcheggiando l’auto al divieto di transito, 570 m.
In realtà molte macchine proseguono fino al primo ponte 826 m, e con un fuoristrada è possibile proseguire fino al secondo ponte 1055 m. Solo in seguito scopriremo che non si corre il rischio di prendere multe.

Seguiamo la strada asfaltata solo per un breve tratto per prendere quasi subito un sentiero che taglia i vari tornanti. Restiamo in seguito sul sentiero per Biandino che sale più alto rispetto alla strada asfaltata. Superiamo diversi valloncelli, e dopo aver superato anche un tratto attrezzato, entriamo in un vallone pietroso tra bassa vegetazione e massi di granito. Raggiunto un bivio saliamo sul sentiero a destra che entra nella Valbona, risalendo un ripido pendio.
Superata la baita Valbona 1754 m, si prosegue alla bocchetta omonima 2047 m, da dove con un lungo traverso si scende al rifugio Grassi 1987 m. Il rifugio Grassi sorge in una conca erbosa a breve distanza dal Passo del Camisolo ove inizia la lunga cresta ovest del Pizzo dei Tre Signori. Seguendo la cresta o restandone poco sotto sul lato destro, proseguiamo fino al Pian delle Parole 2157 m. Affrontiamo quindi alcuni traversi e brevi tratti attrezzati con funi per poi prendere a sinistra il sentiero che ci porta in ripida ascesa ai piedi della mole del Tre Signori verso la "Via del Caminetto". Saliamo ora in modo decisamente ripido, fino alla gola del caminetto, che con un ultimo tratto in verticale ci porta in vetta al Pizzo dei Tre Signori 2554 m.
Per la discesa percorriamo l’itinerario della via normale che scende alla bocchetta di Foppagrande e quindi al lago di Sasso 1922 m, per percorrere poi tutto il vallone fino al rifugio Tavecchia 1496 m. Al rifugio dopo una sosta ristoratrice abbiamo la fortuna di ricevere un passaggio sulla Jeep del rifugista che sta scendendo a valle e che ci fa quindi risparmiare altre due ore di camminata.

Bellissimo itinerario per salire a questa stupenda montagna. Una salita lunghissima che abbiamo allungato ulteriormente passando per la selvaggia Valbona e lasciando la macchina ad Introbio e non al primo ponte, ma per il parcheggio non abbiamo fatto altro che rispettare il divieto assoluto di transito! Comunque siamo stati premiati, in vetta da un magnifico sole dopo una salita nella nebbia; ed al rifugio Tavecchia da un’ottima cucina ed accoglienza, ed abbiamo pure avuto un insperato passaggio in Jeep fino all’auto! Alla fine è stata una giornata perfetta!


               

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