Cimone della Bagozza 2409 m (Canale Arcobaleno) -  Cima delle Casse Larghe 2388 m -  Cima Mengol 2421 m -  Torre di Baione 2370 m
28 Febbario 2020 da Sommaprada 1045 m (Val Camonica)
difficoltà: PD

Dalla strada della Val Camonica seguire le indicazioni per Borno e Lozio e quindi per la località Sommaprada, fino all’ampio parcheggio sterrato poco sotto il paese 1045 m.

Parcheggiata la macchina, seguire il segnavia n° 81 che in circa 15 minuti porta all'eremo di Santa Cristina 1055 m. Presso la chiesetta, il sentiero inizia a risalire il ripido vallone della Val Baione fino alle Plagne del Sale, dove si trova scavata nella parete rocciosa una vasca che raccoglie l'acqua che gocciola dall'alto.
Proseguire lungo il sentiero ancora per un breve tratto fino ad incrociare l'attacco del canale Arcobaleno, il conoide a sinistra del canale delle Ortiche. Il canale inizialmente sale obliquo su pendenze di 55/60° e dopo una breve discesa porta ad una cengia molto esposta. Poi segue un canalone di 45/50° che fuoriesce sulla cresta sud, seguendola senza particolari difficoltà si giunge alla croce di vetta del Cimone della Bagozza 2409 m.
Dalla vetta scendiamo per la via normale fino al Passo delle Ortiche 2290, da dove proseguiamo, un po' per cresta ed un po' poco più sotto, seguendo il sentiero numero 6 per risalire in successione la Cima delle Casse Larghe 2388 m, la  Cima Mengol 2421 m e la Torre di Baione 2370 m. Da quest'ultima cima per proseguire alla vicina Cima di Baione sembra necessario perdere parecchio dislivello, e non riusciamo a capire quale sia la via di salita più semplice; quindi prendiamo un evidente canale che ci riporta nel vallone a poca distanza dal passo di Baione.
Scendiamo quindi al bivacco e ripercorrendo la Val Baione raggiungiamo la Chiesetta di Santa Cristina ed il vicino parcheggio.

A distanza di una settimana torniamo a Sommaprada per percorrere il canale che avevamo visto in salita alla Cima Bacchetta dal Canale del Canyon. Molto meno ripido di quello che sembrava da lontano, ma con la sorpresa di un tratto in discesa, breve ma molto esposto. Ambiente naturalmente molto bello, una crestina finale semplice ma estetica. Abbastanza impegnativa la discesa per la via normale al passo delle Ortiche per via della neve dura e della leggera nevicata dei gorni precedenti che ha coperto alcune tracce profonde trasformandole in buche insidiose. La traversata alla Mengol l'avevo già fatta anche se in senso inverso ed è stato comunque un piacere rifarla. Questa volta aggiunta anche la Torre di Baione, per la Cima sarà per un'altra volta, impossibile proseguire per cresta, e dalla sua base sarebbe servito molto più tempo per capire bene da che parte salire.


               

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