Pizzo del Diavolo di Malgina 2926 m
27 Maggio 2020 da Valbondione 975 m (Valseriana)
difficoltà: EE/F

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Da Bergamo, prendere la statale per la Val Seriana, seguire le indicazioni per Clusone e proseguire diritti per Ardesio/Valbondione. Oltrepassare l'abitato di Valbondione e lasciare l'auto al termine della strada, in località Grumetti, nei pressi dell'impianto di risalita dell'Enel 975 m.

Proseguire per lo sterrato fino alla deviazione per le cascate del Serio, Osservatorio, dove si prende un sentiero che sale ripido nel bosco, contrassegnato da bolli gialli. Alla quota di circa 1150 m il sentierino si ricongiunge alla gippabile che con pendenza più costante sale dalla contrada Beltrame. Proseguendo per il comodo sterrato si arriva ad un pianoro nei pressi dell'Osservatorio. Senza raggiungerlo si segue il sentiero 332, inizialmente mal segnalato, ma poi evidente e con numerosi segnavia, che porta a salire ripidamente verso le cascate del Serio e con un lungo tratto attrezzato al vecchio rifugio Curò ed in breve al nuovo a 1915 m.
Si segue ora la pianeggiante e comoda strada sterrata militare che costeggia il lago sul lato destro e porta in circa 1 ora al lago naturale del Barbellino dove si trova il rifugio omonimo. Poco prima di arrivare al lago naturale, si attraversa il fiume Serio sopra ad un ponticello in cemento e ci si porta sul versante opposto della valle, entrando nella ripida Valle di Malgina.
Ci si dirige quindi verso una evidente gola che scende dalla stretta valle soprastante e risalendola fino al suo termine si sbuca nei pressi del lago di Malgina 2239 m. Al lago, si sale a sinistra e quindi si percorre un lungo traverso verso destra per risalire alla conca dove è posto il lago di Malgina superiore. Si continua ora con un ampio semicerchio verso destra, in direzione nord-est, fino al passo della Malgina 2693 m.
Seguendo la cresta Est ci si porta sull'ultimo ripido pendio di roccette che comunque senza difficoltà porta in vetta al Pizzo del Diavolo di Malgina 2926 m.
Per la discesa decidiamo di percorrere l'itinerario della Valmorta. Impegnativo il primo tratto di ripida discesa sul versante valtellinese su sfasciumi, oggi per fortuna in parte coperti ancora da neve compatta. Una volta scesi al colletto di confine con la Valtellina, il buon innevamento e le pendenze più modeste ci permettono invece una discesa molto veloce fino al pianoro del Lago di Valmorta 2141 m.
Seguiamo ora a sinistra il sentiero 323 per il Curò, che inizialmente si alza, per poi proseguire in falsopiano per buon tratto, e successivamente discendere ripido a tornanti fin sotto la diga del lago Barbellino. Qui incontriamo il sentiero che proviene dal rifugio Coca da dove risaliamo alle case dei guardiani ENEL e, costeggiando il lago, giungiamo infine al Rifugio Curò, per poi riscendere a Grumetti di Valbondione.

Bel girone ad anello per salire la sesta cima più alta delle Orobie. Itinerario ancora più bello per il buon innevamento, in salita dal lago di Malgina ed in discesa fino al lago di Valmorta. Impegnativa solamente la prima parte di discesa dalla vetta sul versante valtellinese, per via dell'instabile sfasciume.


               

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