Corno Bianco 3320 m
2 Luglio 2021 da S. Antonio 1381 m (Val Sesia)
difficoltà: EE/F

Dala statale della Valsesia arrivare a Riva Valdobbia e quindi deviare a sinistra, e in pochi chilometri raggiungere Ca' di Janzo 1342 m. Su strada asfaltata si può raggiungere in 3 km S. Antonio 1381 m. La strada non è però percorribile nei giorni di sabato e domenica nei mesi di giugno, luglio ed agosto; ed in tutti i giorni di agosto dalle 6 alle 19.

Da  S. Antonio prendiamo il sentiero dell’arte che sale più in alto dello sterrato diretto all’Ospizio Sottile. A parte diverse baite walser, molto ben ristrutturate, non ci sono altri elementi artistici degni di interesse. Al ritorno preferiremo quindi lo sterrato, molto più veloce e lineare rispetto ai saliscendi di questo sentiero. Quano i due itinerari si ricongiungono, la salita comincia a farsi molto ripida, e così praticamente fino al rifugio Carestia, 2201 m.
Dal rifugio un lungo traverso porta al vecchio ricovero dell'Alpe Rissuolo 2264, per poi salire al Lago Bianco 2332 m. Il sentiero lo costeggia superando dapprima un dosso e poi rimane nei pressi della riva fino ad un bivio dove riprende a salire di nuovo ripidamente in direzione del Lago Nero 2672 m.
Si sale ora su ripide pietraie fino a raggiungere delle catene che aiutano a superare il salto di roccia del Passo di Artemisia 2837 m. Una volta passato questo tratto si ritrova il sentiero che supera alcune rocce gradinate fino a un canalino ripido che porta alla cresta sud-est del Corno Bianco. Qui arriva anche il percorso dalla Bocchetta del Forno.
Per la salita alla vetta si continua a sinistra e si risale la cresta finale su placche appoggiate e brevi saltini con difficoltà massima di II° fino a raggiungere sulla cima del Corno Bianco, 3320 m.

Bella salitona, tra bellissime baite walser, boschi e prati fioriti, stambecchi e caprioli, qualche sfasciume e qualche divertente placchetta, e naturalmente due magnifici laghetti!
Una salita sicuramente impegnativa da fare in giornata, sia per lo sviluppo che per il dislivello. Peccato essere arrivati in cima insieme alla nebbia che ci ha nascosto gran parte del panorama che altrimenti sarebbe visibile da questa bella cima!
Ci siamo comunque consolati alla grande con un’ottima cena al rifugio Carestia!


               

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