Monte Nery 3075 m - Monte Voghel 2925 m
3-4 Settembre 2022 da Issime 970 m (Gressoney)
difficoltà: EE/F

Dall’autostrada uscire a Pont Saint Martin, svoltare a destra e seguire le indicazioni per la Valle di Gressoney. Superare l'abitato di Lillianes e Fontainemore; giunti a Issime, al termine del paese, lasciare l'auto nell'ampio parcheggio nei pressi della scuola, 970 m.

Dal parcheggio attraversare la strada della valle di Gressoney e proseguire sulla stradina asfaltata fra le case della località Cugna. Sulla destra si trovano le paline che indicano l’inizio del sentiero per il Colle Chasten e per il bivacco Cravetto.
Il sentiero lastricato e gradonato parte subito ripido e con numerose svolte arriva fino a fuori dal bosco in una bella conca erbosa a 1800 m circa.
La salita riprende presto ad essere sostenuta arrivando all’alpe Muna 1950 m e alla grossa croce all’alpe Piany 2120 m. In breve si incontra il bivio per il bivacco lasciando a sinistra il sentiero che continua per il colle Chasten. Il sentiero piega lievemente a destra in un poco marcato avvallamento per poi risalire e raggiungere l’Alpe Chlekch dove sorge il bivacco (presente una fontana), 2422 m.

Il giorno dopo proseguiamo sul retro del bivacco seguendo qualche ometto e deboli tracce fino a giungere di fronte ad una vasta pietraia, che contorniamo dall’alto verso destra. Tra erba e detriti raggiungiamo una paretina rocciosa già visibile dal bivacco, che superiamo attraversando una placca liscia ed inclinata attrezzata con un tratto di corda fissa. Superata la placca ci alziamo ripidamente per terrazzi erbosi giungendo ad una sella a circa 2700 m.
Qui attraversiamo la pietraia per andare a reperire la dorsale sud-ovest, erbosa, per poi traversare su grossi blocchi in alto verso destra per raggiungere la cresta dove si trova un primo breve tratto con la corda. Da qui in poi si traversa sempre poco sotto la cresta, sfruttando cenge e terrazzi; il percorso non è difficile ed è anche facilitato da diversi tratti di corde fisse. Finite le corde si torna a camminare su detriti fino all’anticima, e poi per la breve cresta fino alla cima del Monte Nery 3075 m.
In discesa ripercorriamo la cresta fino alla prima dorsale di sinistra, la sud, dove numerosi ometti ci indicano una via di ritorno verso la sella a 2700 m, sicuramente più rapida di quella scelta per la salita. Guadagniamo un po’ di tempo anche scendendo per un intaglio posto poco prima di quello attrezzato con la corda fissa, anche se in questo caso ne aumentiamo un poco le difficoltà.
Ritornati al bivacco Cravetto ci dirigiamo al Colle Chasten, ma poco prima di raggiungerlo pieghiamo a sinistra per aggirare un affioramento roccioso. Procediamo su erba e roccette fino ad arrivare ad un canale detritico. Dal fondo del canale puntiamo alla sella in fondo ad esso, superando un’area occupata dalla pietraia. Poco prima del colle in fondo al vallone pieghiamo a sinistra puntando ad un'anticima aguzza a sinistra di un'altra cimetta, giungendo ad una spalla detritica.
Successivamente raggiungiamo una conca e la seguiamo fino a raggiungere un costone roccioso alto pochi metri che si scavalca con un facile passaggio di II. Arrivati a una paretina alla base dell'anticima la risaliamo continuando poi l'aggiramento dell'anticima su grossi sfasciumi. Giunti alla base della parete sommitale superiamo facili passaggi di arrampicata fino all’ometto di vetta del Monte Voghel 2925 m.
Lasciamo dunque il Voghel iniziando a scendere sulla cresta ovest, incontrando subito una coppia di piccoli gendarmi rocciosi aggirabili. Oltrepassati i gendarmi la cresta si fa più semplice; scendiamo su buona roccia fino a poco prima del colletto di quota 2788 m dove ha inizio la cresta est della Becca di Vlou.
Scendiamo quindi verso sud su scomodo pietrame e pendii di erba, nel vallone sotto stante il versante sud est della Becca di Vlou. Dopo un lungo e faticoso percorso raggiungiamo il ripiano dell’Alpe Vlou Inferiore 2215 m e da questo scendiamo nel fondovalle, attraversato dal torrente, in cui sorge un alpeggio. Guadiamo il corso d'acqua intercettando le tracce del sentiero 1 e lo seguiamo verso sinistra.
Continuiamo quindi per il lungo ma facile Vallone di San Grato superando numerosi altri alpeggi fino a giungere alla cappella di San Grato. La discesa ad Issime avviene poi seguendo la strada sterrata ed eventualmente il sentiero che permette di tagliare molti tornanti ed accorciare il percorso.

Bel bivacco ben attrezzato sia per la cucina che per la notte.
Non sempre ben segnalata la salita al Monte Nery a parte il tratto di cresta ottimamente attrezzato con le corde fisse.
Senza il GPS non sarei invece proprio riuscito a trovare la via di salita al Mont Voghel in mezzo ad una pietraia infinita!


               

Privacy Policy e Disclaimer