Il Cimone 2453 m
26 Novembre 2022 da Fobello 1175 m (Valsesia)
difficoltà: EE

A Varallo Sesia seguire per Fobello, da qui continuare fino al termine della strada che passa tra alcune frazioni diventando via via più stretta fino al parcheggio della località Gazza, 1175 m.

Al bivio all’inizio del paese seguiamo i cartelli del sentiero 517 per il colle Baranca. La mulattiera transita prima dall'omonima Alpe e poi da un bel laghetto oggi parzialmente ghiacciato. Al Colle Baranca 1818 m si trovano i ruderi di Villa Lancia (il fondatore della casa automobilistica era originario di Fobello) e i resti di un Albergo degli Alpini.
L’itinerario riprende per un tratto in leggera salita verso ovest che aggira i contrafforti del Cimone e conduce ad una serie di tornanti che superano lo strappo per il Colle d’Egua, 2239 m. Sul’altro versante un sentiero scende a Carcoforo, a sinistra si trova subito il bivacco Volpone-Sesone, la traccia continua invece quasi orizzontale verso la Bocchetta degli Strienghi. La si abbandona quasi subito salendo a sinistra per raggiungere la cresta che scende dal Cimone. Salendo sul versante di Fobello, un po' sotto il filo di cresta, con l’indicazione di qualche ometto si arriva facilmente in vetta al Cimone, 2453 m.
Scendiamo in direzione della bocchetta degli Strienghi lungo la cresta sud aggirando sulla sinistra i primi tratti rocciosi. Senza raggiungere la bocchetta, puntiamo direttamente all’Alpe Addiaccio incrociando il sentiero 515 che perdiamo però velocemente ritrovandoci in una pietraia. Tenendo l’alpe sulla destra, superiamo il torrente e ritrovato il sentiero scendiamo facilmente all’Alpe Piane Superiore 1618 m.
Con un tratto di percorso a mezzacosta ed ormai su un sentiero ben marcato scendiamo al punto di partenza percorrendo la valletta del Rio delle Piane.

Bel giro ad anello su una vetta poco famosa, ma in una delle valli valsesiane a me più care.
Dal colle d’Egua ci siamo un po’ complicati la salita non prendendo subito la cresta ma seguendo per un tratto eccessivo il sentiero per la bocchetta degli Strienghi. Marco ed Ola sono saliti per l’erbosa paretina sud delCimone su pendenze sostenute per sbucare a pochi metri dalla vetta; io con Gil ed Andrea abbiamo invece fatto un traverso a ritroso che ci ha ricollegato alla più semplice cresta ovest.
Qualche errore anche nella discesa, ma qui il sentiero segnalato era proprio difficile da individuare!


               

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