Inspirando, mi sento calmo. Espirando, sorrido.

Inspirando, dimoro nel momento presente.
Espirando, è un momento meraviglioso.
(Thich Nhat Hanh)
La felicita' e la sofferenza vengono dalla vostra stessa mente, non dal mondo la' fuori.
La vostra stessa mente e' la causa della felicita', la vostra stessa mente e' la causa della sofferenza; per conquistare la felicita' e sedare la sofferenza dovete lavorare dentro la vostra stessa mente.
(Lama Zopa Rinpoche)
Scopo della meditazione è aiutarci a raggiungere una comprensione profonda della realtà, quella comprensione che è in grado di liberarci dalla paura e di donarci la gioia e la compassione.
(Thich Nhat Hanh)
La vita può essere vissuta solo nel momento presente: se la nostra unica preoccupazione è investire nel domani, ci sarà facile perdere di vista tutte le meraviglie offerte dall'oggi.
(Thich Nhat Hanh)
Chi vuole fare una cosa trova una strada, gli altri una scusa.
(proverbio africano)
L'autentica felicità nasce dall'essere pienamente coscienti nel momento presente, consapevoli della connessione che ci lega a tutto ciò che esiste nell'universo.
(Thich Nhat Hanh)
L'essenza di me stesso vive nel silenzio, e fa ciò che sono senza il mio parere, senza alcun pensiero. Non lo vedo perchè guardo dalla parte sbagliata, perchè sono identificato nella mia storia, in ciò che credo di essere e, più di tutto, nei miei pensieri.
Essere presente è il contrario di pensare: è semplicemente ascoltare senza commento gli stati d'animo, gli stati dell'anima.
(Raffaele Morelli)
Ora osservati: stai leggendo, respiri, ti prepari un caffè, scrivi un appunto...Piccole azioni. Di solito non diamo importanza alle "azioni minime", pensiamo che siano solo un ponte per arrivare al nostro piccolo o grande obiettivo di oggi, di domani, della nostra vita. E' questo che ci rende sperduti, in perenne e affannosa ricerca.
Viviamo per qualcosa che non esiste: quel "domani" non c'è, e quando arriverà, anche allora non lo degneremmo di uno sguardo; sempre proiettati altrove. Viviamo sempre in un altrove che non esiste.
Invece, prova a pensare: che è tutto qui, ora!
Ciò che fai non vale perchè ti porta a qualche meta, ma vale di per sè. Tutto si esaurisce nel gesto che stai facendo: quel gesto è tutta la vita. Non è un "attimo fuggente". Prova a sentire e a godere la pienezza del gesto che stai facendo.
Rimani nei gesti, nell'"azione minima", nel presente.
(Raffaele Morelli)
Come l'acqua, i disagi arrivano e se ne vanno: non è vero che l'ansia o la tristezza ci sono e ci saranno sempre; l'anima detesta la parola "sempre". No, ci sono adesso: se li guardo se ne andranno, se mi metto a ragionarci su si fisseranno lì. I disagi vengono per essere guardati, non combattuti o spiegati. Senza pensieri siamo immersi in una "luce interna", profonda, capace di cambiarci la vita.
(Raffaele Morelli)
Siamo stati costretti ad andare in giro per il mondo in cerca di avventure perchè non eravamo più capaci di viverle nei nostri cuori.
(Rè Artù)
I se sono il marchio dei falliti. Nella vita si diventa grandi nonostante.
(M. Gramellini)
La missione di ogni uomo consiste nell'essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perchè l'universo non si dedica a renderlo felice.
(G.B. Shaw)
La presenza mentale nella realtà è il segreto per godersi la vita. Infatti, se tu sei presente alle cose che stai facendo e che ti circondano, te le godi.
L'esistenza si coglie soltanto quando il flusso del pensiero si arresta, quando il pensiero tace, quando dentro di noi si fa il silenzio, il silenzio nel quale noi finalmente vediamo la realtà, finalmente diventiamo realtà, perché usciamo dal mondo blindato della nostra fantasia e del nostro isolamento mentale.
Quando realizziamo dentro di noi il silenzio interiore.
Questo in Oriente è detto tradizionalmente meditazione.
(G.C. Giacobbe)
Se rivolgerai la tua attenzione al mondo che ti circonda, scoprirai che ci sono in esso mille meraviglie che non avevi mai notato.
Osserva gli oggetti, le persone, uno per uno, attentamente, con calma. Non avere nessuna premura, non devi ottenere assolutamente nulla, non devi cercare assolutamente nulla.
Osserva soltanto.
Ma ti accorgi presto che diventi partecipe della realtà, che diventi gli stessi oggetti che stai osservando. Cominci a vederli per quello che essi sono, senza alterarli con le interpretazioni della tua mente.
(G.C. Giacobbe)
Impara a rivolgere l'attenzione al corpo, a diventare consapevole di esso.
La concentrazione sul respiro è il modo più semplice per concentrarsi sul proprio corpo. La concentrazione sul respiro è una tecnica potentissima. Essa costituiva la tecnica personale del Buddha.
Come rivolgi l'attenzione alle tue azioni, al mondo che ti circonda, al tuo corpo, così puoi rivolgere l'attenzione alla tua mente. Ossia al tuo pensiero. Se tu impari a osservarlo, questo flusso rallenta, sempre più, fino a fermarsi.
(G.C. Giacobbe)
Devono essere in difficoltà...coloro che hanno preso l'autorità come la Verità, piuttosto che la Verità come l'autorità.
(Gerald Massey)
Dai tutto te stesso. Il massimo che puoi. Sempre. E dovunque. Fra un'ora tutto potrebbe finire.
(Max Calderan)
Non ingombratevi la mente di pensieri inutili. A cosa serve rimuginare sul passato, anticipare il futuro? Dimorate nella semplicità del momento presente.
(Dilgo Khyentse Rinpoche)
Dentro ognuno di noi c'è un'altra persona che cerca di emergere, di venire alla luce; ma il nostro solito modo abitudinario, ristretto, di guardare il mondo, le nostre certezze, la nostra fissazione che il senso della vita sia quello che abbiamo in mente, ce la rende estranea, lontana.
(Raffaele Morelli)
E' come se ogni giorno la vita ti versasse qualcosa di nuovo dentro una coppa e te la offrisse. Non lo sai, ma quella coppa sei tu...come fai a vederlo se sei sempre impegnato a fare confronti, a dare giudizi, a parlare della tua infelicità, a lamentarti degli amori che arrivano o non arrivano...
(Raffaele Morelli)
Via via che ci liberiamo dai pensieri, dai ragionamenti, dai progetti, dai pregiudizi, l'anima spontaneamente produce le nostre capacità innate di autorealizzazione.
(Raffaele Morelli)
Il Sigore risplende come Sorgente della mente. Rivolgere la mente verso l'interno e in direzione di quella Sorgente per risiedervi costantemente, questo è il solo modo per vedere il Signore.
(Ramana Maharshi)
Con il respiro corretto, il controllo della parola e una mente concentrata e attenta, l'individuo dovrebbe immergersi e unirsi alla Sorgente dalla quale sorge l'”Io”.
(Ramana Maharshi)
Dio risplende all'interno della mente illuminandola. Se quest'ultima non è rivolta verso l'interno e non mantiene l'attenzione ferma su di Lui, non sarà possibile conoscerLo.
(Ramana Maharshi)
Guardo in alto, verso la parete dove sono appena morta e la trovo a dispetto di tutto stupenda. E' una montagna maestosa e bella quella che si innalza di fronte a me. E sono belle le stelle del cielo andino che la illuminano. Belle da vivere, non da morire. Ciò che mi risulta incomprensibile è come posso contemplare da sotto il posto dove sono appena morta. Sembra assurdo che riesca ad ammirare quelle stelle che, nonostante tutto, rimangono belle. Belle e immacolate. Immacolate come la parete. Nel posto dove siamo morti resta solo bellezza. Decido di vivere.
(Isabel Suppè)
Abbasso il cappello di lana sulla fronte. Fuori si gela e soffia la brezza del Nord. Sulla porta mi fermo a fissare i colori dell'aurora. Per alcuni secondi rimango fermo, ipnotizzato. Sento una pace ed una serenità che non provavo da molti mesi, come se il passato ed il futuro non facessero più parte della mia vita e mi fosse concesso di godere della bellezza di questo istante in eterno.
(Hervè Barmasse)
Per scoprire la vostra vera identità, per rendervi conto che voi siete lo spirito universale, è in primo luogo necessario che vi sintonizziate con esso. Dovete attivarlo con il deliberato tentativo di percepirlo e di dargli ascolto, rendendo la vostra mente allo stesso tempo calma e vigile. E' necessario poi che siate disposti a riconoscere che una parte della vostra coscienza è diventata negativa e distruttiva. Ed infine dovete comprendere quanto siano importanti i vostri processi di pensiero coscienti. Dovete quindi innanzitutto vedere come inconsciamente usate i vostri poteri mentali negativamente, e poi dovete esprimere il proposito di creare costruttivamente.
(Eva Pierrakos)
Chi è capace di tenere la propria mente serena, quali che siano le circostanze, ha raggiunto il Samadhi. Essere liberi dall'attaccamento a tutti gli oggeti esterni è Dhyana, e raggiungere la pace interiore è Samadhi.
(Hui Neng)
"Assenza di pensieri" vuol dire vedere e conoscere tutti i Dharma (le cose) con la mente libera dall'attaccamento. Quando la mente lavora liberamente senza ostacoli, ed è in libertà di "andare" o "venire", si raggiunge il Samahi della Prajina, ossia la liberazione. Questo stato è definito funzione dell'"assenza di pensieri". Ma astenersi dal pensare, in modo tale che tutti i pensieri siano soppressi, vuol dire essere dominati dal Dharma, e questa è un'idea sbagliata.
(Hui Neng)
Quando dirigete la vostra mente verso la purezza e la semplicità, siete un Buddha. Nella nostra mente c'è un Buddha, e quel Buddha interno è il vero Buddha. Quello che dovete fare è conoscere la vostra mente e realizzare la vostra vera natura di Buddha, che non riposa nè si muove, non diviene nè cessa di essere, non viene nè va, non afferma nè nega, non rimane nè parte.
(Hui Neng)
Se dite: "Non dovrei pensare", è già pensare. Non dovete far altro che sedervi in pace e in armonia momento per momento. Allora non c'è spazio per pensare. Di solito la mente va in molte direzioni; invece di uscire all'esterno in ogni direzione andiamo dentro. E cioè osservate l'azione di camminare mentre si svolge in questo momento. La pratica buddhista, nello zazen e nella vita quotidiana, è questa.
(Dainin Katagiri)
Non dobbiamo far altro che sederci, tornare al mondo silenzioso e alla vastità dell'esistenza. Questo è sedersi e basta. Anche se non capite, questo è lo zazen. Letteralmente, zazen significa abbandonarsi alla tranquillità o semplicità della vita. Sedersi è zazen, sedersi con tutto il cuore, per incontrare direttamente ciò che semplicemente è. E' una grande opportunità per incontrare il Buddha direttamente. Zazen non è un mezzo per raggiungere un fine; nella pratica in sè, si esprime la fonte della nostra vita, la natura ultima della nostra esistenza.
(Dainin Katagiri)
Come possiamo realizzare una mente calma? Non possiamo indurla a diventare calma, perchè la mente è già calma. La mente è di per sè piena di pace e di armonia. Tutto quello che possiamo fare è creare circostanze calme, e basta. Questo è lo shikan taza, è "sedersi e semplicemente esere presenti" proprio adesso, proprio qui. Diventare tutt'uno con l'essere presenti. E' un processo continuo. Qualunque cosa accada, non c'è altro da fare che esere costantemente presenti, immersi nel processo dello zazen. Questo è il punto di partenza ed anche il punto d'arrivo. E lo potete fare; è accessibile a tutti, chiunque voi siate. Questo è lo shikan taza.
(Dainin Katagiri)
Tranquillizzate i pensieri della mente sempre alla ricerca di qualcosa, e non sarete diversi dal Buddha-Patriarca. Volete conoscere il Buddha-Patriarca? Non è altri che voi stessi che state davanti a me ascoltando questo discorso. Poichè a voi studenti manca la fede in voi stessi, correte qua e là cercando un qualcosa all'esterno.
(Lin Chi)
Il vero Uomo della Via accettando le cose così come vengono indossa le sue vesti; quando vuole camminare cammina, quando vuole sedere si siede; non pensa mai neppure per un istante a ricercare la Buddhità. L'uomo nobile è colui che non ha nulla da fare. Semplicemente non sforzatevi, siate semplicemente ordinari. Rendetevi soltanto padroni di ogni situazione, e ovunque voi siate sarà il vero luogo. Qualsiasi circostanza si dia, non potrà allontanarvi da dove siete.
(Lin Chi)
E' meglio non fare nulla e prendersela comoda. Quando mi viene fame mangio il mio riso; quando mi viene sonno chiudo gli occhi. Gli sciocchi ridono di me, ma il saggio comprende. Voi stessi cotruite gli impedimenti che vi ostacolano la mente. Quando il sole non è coperto dalle nuvole, i cieli limpidi risplendono ovunque.
(Lin Chi)
Maneggiate anche una singola foglia di verdura in modo tale che manifesti il corpo del Buddha. Ciò a sua volta permette al Buddha di manifestarsi attraverso la foglia. E' un potere che non potete comprendere con la mente razionale. Opera liberamente, secondo la situazione, in modo naturalissimo. Concentrate tutta la vostra attenzione sul lavoro, vedendo solo quel che richiede la situazione. Non siate distratti nelle vostre attività, nè tanto assorbiti da un unico aspetto da trascurare gli altri.
(Dogen Zenji)
La Mente Magnanima è come una montagna, stabile e imparziale. Paragonandola all'oceano, è tollerante e considera ogni cosa dalla prospettiva più ampia. E' priva di preconcetti. Non lasciatevi trascinare dai suoni della primavera, e non rattristatevi vedendo i colori dell'autunno. Considerate nell'insieme i cambiamenti delle stagioni, e calcolate la relatività di leggero e pesante da un'ampia prospettiva.
(Dogen Zenji)
Siate a capo del tempio, un monaco anziano o responsabile di una carica, o semplicemente un monaco ordinario, non dimenticate l'atteggiamento costante di vivere con gioia (con spirito di gratitudine e ottimismo), avere il profondo interesse dei genitori (che non curanti della povertà o delle circostanze difficili, amano e allevano con cura il bambino), e svolgete tutte le vostre attività von magnanimità.
(Dogen Zenji)
Quando sedete nello zazen, sedete soltanto, e quando lavorate come tenzo, fate soltanto quello. La pratica dello zazen non deve essere qualcosa separato dalla vostra esperienza della vita quotidiana. Piuttosto, lavorando costantemente per perfezionare e purificare la vostra vita quotidiana, o la vita del vostro Sè assoluto, la pratica si accorda con il dharma. La vita del vero Sè non è una qualche entità distinta dal nostro agire e operare. Tutto ciò che incontriamo è la nostra vita. Vivere il vero Sè significa imparare a vedere che tutto ciò che incontriamo è la nostra vita, il nostro vero Sè.
(Uchiyama Roshi)
Quando ci buttiamo con tutta la nostra energia in qualsiasi cosa possiamo incontrare, nessun demone potrà fare a meno di ritirarsi. Non dobbiamo più guardare le cose come le si vede comunemente. Piuttosto, dobbiamo porci di fronte a tutto ciò che si presenta attribuendo un significato ed un valore completamente diveri a questi incontri, vedendo ogni cosa come la nostra vita! La Grande Mente non è una questione di meditare su una certa dimensione vasta, fluttuante, spaziale. Piuttosto, è la pratica di dedicare totalmente la vostra vita a ogni singola cosa che incontriate, qualunque essa sia. E' la capacità di manifestare la vita del proprio Sè totale in qualsivogliano circostanze. L'essenziale è che esprimiate il fiore del vostro Sè, il fiore del qui e ora, e lo lasciate sbocciare più completamente e spontaneamente possibile in ogni momento della vita.
(Uchiyama Roshi)
La "dimora del Buddha" non è altro che la nostra stessa vita. Di conseguenza, non vi è alcun rifugio, alcun luogo particolare al di fuori della vita del nostro vero Sè, nè un qualcosa separato dalle attività di quel Sè. Il vero Sè comprende il mondo intero in cui vive. Dedicarci a tutto quel che incontriamo e riversare solo in ciò la nostra forza vitale è completamente diverso dall'esaurire semplicemente le energie trastullandoci con i giocattoli dei beni materiali, della fama, della ricchezza, di una posizione sociale.
(Uchiyama Roshi)
Con una postura eretta si deve placare la mente e controllare il respiro. Con la pratica regolare questa quiete verà raggiunta. Perciò concentra la mente sul Sè, e lentamente essa cesserà la sua attività: sia rajas sia tamas veranno sostituiti nel sattva.
(Uddhava Gita)
Rinuncia a ogni ingiunzione o proibizione, a tutto ciò che hai udito o che udirai riguardo agli obblighi e ai divieti delle scritture. E cerca rifugio nel tuo cuore; là ricerca il Sè. Fallo con completa devozione, e libero da ogni paura, anche tu certamente ti fonderai in me.
(Uddhava Gita)
Siedi in posizione comoda in cui la schiena, il collo e la testa siano in linea retta. Ritira la tua attenzione dai sensi e diventa consapevole del respiro. Lascia che il prana risalga lungo il sentiero luminoso della suhumna e quando raggiunge il silenzio dell'anahata chakra lascia risuonare il sacro pranava mantra, l'Om. Poi, durante l'espirazione, lascia che il mantra si allontani da te. Entra nel profondo del tuo cuore, vi è un loto nel cui centro vedi il sole, la luna, il fuoco. Allora vedrai il Sè in qualunque mia forma tu voglia. Lascia che la forma svanisca e al suo posto osserva il Sè di tutti. Lascia che quel Sè ricolmi tutto il tuo essere. Lascia che ogni distanza fra il Sè di tutti e te si dissolva.
(Uddhava Gita)
Se comprendente "ciò che è" allora comprendete l'universo, e il rifiuto di "ciò che è" è l'origine del conflitto. La bellezza dell'universo è in "ciò che è"; e vivere spontaneamente con "ciò che è" è virtù. Se non ne siete capaci, allora continuate a vivere nella confusione; non combattetela. Pur conoscendone l'assoluta miseria, vivete con essa: questo è "ciò che è". E vivere senza conflitto ce ne libera. Se non vi è alcun metro di paragone, in altre parole se non vi è una mente che continuamente paragona e misura, potete osservare "ciò che è", e allora "ciò che è" non resterà lo stesso ancora per molto.
(Krisnamurti)
Il conflitto può avere termine solamente quando si capisce la contraddizione che è in noi stessi. Questa contraddizione esisterà fino a che non vi sarà libertà dal conosciuto, che è il passato. Libertà dal passato vuol dire vivere nell'"ora" che non appartiene al tempo, in cui vi è solamente questo movimento di liberazione, non toccato dal passato, dal conosciuto.
(Krisnamurti)
Entrate in uno stato di consapevolezza assoluta nel quale scompaiono il tempo e lo spazio; ogni luogo è qui; ogni periodo di tempo è "ora"; e ogni cosa è "io". In questo stato avete raggiunto la beatitudine e la vita eterna.
(Swami Sivananda)
La persona matura cerca di vivere nell'attimo senza farsi imprigionare dal susseguirsi dei pensieri che nascono e svaniscono. Il movimento è il passato e il futuro; l'attimo è il presente. Il praticante istruisce la mente, l'intelligenza e la coscienza a vivere nell'attimo, e quando ogni attimo si sussegue all'altro, egli segue l'attimo ma non il suo susseguirsi. Questa è la meditazione.
(B.K.S. Iyengar)
La radice di ogni sofferenza è l'attaccamento all'io e l'attaccamento al mio. L'attaccamento all'io sta nel senso di essere un'entità distinta, questo o quell'individuo particolare. Mio è ciò che sento appartenermi, che amo, che voglio. Ciò che invece odio, diventa il "mio nemico". Qualunque azione facciamo, facciamo soltanto quello che deve essere fatto. Non lasciate che la mente abbia o sia! Non nutrite il pensiero "io ho", io posseggo", "io sono". Mantenete nella mente il principio dell'azione senza agente.
(Buddhadasa)
Una vita colma di gioia non sta nella caccia alla felicità ma nello sperimentare e nell'essere semplicemente tutti gli aspetti della vita così come si presentano; non nella soddisfazione dei desideri egoistici ma nel soddisfare le richieste della vita; non nell'evitamento del dolore ma nell'essere il dolore quando è necessario.
(C. Joko Beck)
L'errore è presente in ciascuno di noi: non apprezzare pienamente il puro fatto di essere vivi. Una vita libera da aspettative è una vita di pace, di gioia e di compassione. State con l'unica cosa reale: la percezione del corpo, del respiro e dell'ambiente. Restate in contatto con l'unica cosa che abbiamo e che avremo: la nostra vita. Con la pratica possiamo raggiungere un luogo da cui goderci quello che vediamo; ci godiamo noi stessi, ci godiamo ogni cosa esattamente così com'è. Vedendone l'impermanenza e il fluire ne possiamo godere senza farci prendere in trappola.
(C. Joko Beck)
Come comportarci con i problemi, lasciando perdere il solito modo di preoccuparci, analizzare, confonderci e sentire che non sappiamo che fare? Più conosciamo chi siamo, più i problemi diventano: "Io sono questo, perciò farò questo, o almeno sono disposto a farlo". Potremo fare scelte che agli altri appariranno sgradevoli, penose. Ma se così sento nel mio cuore, se questo è come sono e come la mia vita vuole esprimersi, i problemi sono finiti. Il modo per traformare un problema in una decisione è sedere con il problema, in zazen.
(C. Joko Beck)

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