NADELGRAT : Dirruhorn 4035 m - Hobarghorn 4219 m - Stecknadelhorn 4241 m - Nadelhorn 4327 m 17-18 agosto 2014 da Saas Fee 1792 m
difficoltà: AD

Da Briga si raggiunge Visp e si prende lo svincolo per Zermatt e Saas Fee. Arrivati a Stalden si devia verso Saas Fee e si lascia l'auto nel grosso parcheggio all'ingresso del paese, 14 franchi al giorno.

Dal parcheggio di Saas Fee 1792 m si entra nel paese e a circa metà del centro abitato si seguono le indicazioni per la Mischabelhutte. Il sentiero sale con numerosi tornanti e senza nessuna difficoltà i pendii del Trift fino a raggiungere la cresta sud est del Distelhorn dove alla quota di 2448 m incrocia il sentiero che arriva da Hannigalp 2348 m raggiungibile in seggiovia da Saas Fee. L'impianto permette di risparmiare 550 m di dislivello, ma richiede un lungo traverso per ricongiungersi alla traccia che sale al rifugio. Arrivati alla quota di circa 2850 m inizia il sentiero attrezzato con cavi metallici, staffe ed una scaletta, sino a raggiungere la Mischabelhutte 3340 m.

La notte seguente (colazione alle 2.30) da dietro il rifugio si sale la fascia rocciosa per agevole sentiero fino a raggiungere sulla destra la traccia che attraversa prima ripidamente e poi quasi in piano l'Hohbalmgletscher lasciando sulla sinistra la stupenda parete nord est della Lenzspitze. La traccia prosegue poi più ripidamente fino al Windjoch 3850 m.
Dal passo si scende al Riedgletscher traversando sulla destra il ripido pendio dell'Ulrichshorn. Con un lungo giro dapprima in direzione nord e poi verso ovest si cerca di evitare i numerosi crepacci del Riedgletscher e la zona seraccata, fino a raggiungere la base del canale Selle. Il canale ha uno sviluppo di circa 300 m con una pendenza iniziale sui 40° e di circa 50° per la parte finale.
Dall'uscita del canale a 3859 m si risale la cresta nord del Dirruhorn per pendii nevosi fino a 45° e con un passaggio di III° per aggirare sulla destra un'iniziale risalto roccioso. Raggiunta la croce di vetta a 4035 m si scende la più facile cresta sud est, dapprima aggirandone la frastagliata cresta rocciosa sula destra e poi tornati in cresta si scende per le sue rocce rotte fino al Dirrujoch 3912 m punto d'arrivo del primo canale raggiungibile dal Riedgletscher, più breve e più facile, ma più frequentemente in cattive condizioni e più pericoloso per la possibile caduta di sassi.
Dal Dirrujoch inizia la lunga cresta nord ovest dell'Hobarghorn. Si risale inizialmente un facile tratto nevoso fino ad un salto roccioso verticale che si supera sulla sinistra con passi di II° e per una facile cresta nevosa con qualche roccetta si arriva alla vetta a 4219 m.
Scesi dalla nevosa e facile cresta est fino all'Hohbargjoch 4142 m si ricomincia a salire la cresta nord ovest dello Stecknadelhorn ricca di gendarmi rocciosi, aggirandone i punti più impegnativi sulla destra con passi di II°+. Un pendio piuttosto ripido porta alla croce di vetta a 4241 m.
Si scende un breve tratto di roccette e per neve si arriva allo Stecknadeljoch da dove si segue la facile, anche se un poco affilata, cresta nevosa fino alla base di un gendarme roccioso evitabile sulla sinistra compiendo un traverso fino alla cresta nord est del Nadelhorn. Soluzione adottabile solo quando le condizioni del pendio siano buone. Percorrendo gli ultimi metri della via normale si giunge in vetta al Nadelhorn 4327 m.
In discesa si segue tutta la cresta nord est fino al Windjoch e scendendo sulla destra l'Hohbalmgletscher si fa ritorno alla Mischabelhutte.

Siamo saliti per il canale Selle perchè quello del Dirrujoch secondo la rifugista era in cattive condizioni. In questo modo si allunga ancor di più l'itinerario, ma si compie un giro più completo e si risale anche la bella cresta nord del Dirruhorn facendo uno dei passi d'arrampicata forse più impegnativi dell'intera traversata. Canale con un po' di ghiaccio verso l'uscita dove si impenna fino a 50°, ma tuto perfettamente gradinato.
La cresta era tracciata e tutta in ottime condizioni e l'abbiamo percorsa sempre con i ramponi ai piedi.
Itinerario nel complesso mai difficile, o forse così mi è parso perchè ero sempre dietro a Giovanni, ma molto lungo e dal dislivello complessivo finale molto elevato.
Sicuramente una traversata entusiasmante!