Punta d'Arbola (Ofenhorn) 3235 m
9 - 10 luglio 2016 da Diga di Morasco 1750 m (Riale)
difficoltà: PD-

Dalla superstrada per Gravellona Toce, uscire a Crodo e proseguire per Formazza. Giunti a Riale parcheggiare poco sotto la diga di Morasco 1750 m. La strada sterrata che costeggia il lago e che porta alla casetta dell'Enel è vietata al transito delle auto, anche se poi sono molte quelle che salgono fino all'ampio slargo posto alla fine della strada.

Salire la strada asfaltata che porta alla diga di Morasco e percorrere lo sterrato che lo costeggia sul lato destro. A causa del pericolo caduta sassi è sconsigliato il percorso del classico sentiero che segue il canalone dei Sabbioni, le indicazioni portano quindi a seguire il nuovo sentiero, più in alto a destra. Dopo numerosi tratti ripidi, il sentiero si addolcisce e con un bel traverso si ricollega al vecchio itinerario in prossimità del Baitello Zum-stock. Qui si tralascia il bivio per il rifugio Città di Busto e si prosegue a sinistra, attraversando il torrente e risalendo per una serie di dossi erbosi fino alla diga del Lago dei Sabbioni 2540 m. Attraversarla e costeggiare tutto il lago sulla destra e con un ultimo tratto in salita raggiungere il rifugio Claudio e Bruno 2708 m.
Il giorno successivo seguire gli ometti alle spalle del rifugio e scendere per sentiero e sfasciumi alla morena del Ghiacciaio d´Arbola, perdendo circa duecento metri di quota. Con pendenza blanda portarsi per nevai e pietrame al ghiacciaio che si risale puntando all´isolotto roccioso centrale. Aggiratolo in alto a sinistra, portarsi a ridosso della linea rocciosa che divide in due il ghiacciaio e contornarla sulla destra con un ripido tratto. Traversando ora a destra proseguire con pendenze più modeste seguendo lo scivolo nevoso fino alla croce di vetta a 3235 m.

Sempre emozionante salire sulla Regina della Formazza! L'itinerario dal lago di Morasco è poi ancora più bello; l'Arbola mostra qui tutta la sua imponente bellezza già dal Lago dei Sabbioni, che pur essendo imprigionato dalla immensa colata di cemento della diga, risplende sempre di un colore meravigliosamente unico.
L'innevamento ancora buono ha contribuito a rendere ancora più affascinante la salita, unico neo la discesa verso il ghiacciaio per i numerosi tratti di sfasciumi.



                   

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