Carè Alto 3463 m - Cresta Nord Ovest
13-14 Luglio 2018 da Pian della Sega 1280 m (Pinzolo)
difficoltà: PD+


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Percorrere l'autostrada A4 fino a Brescia Est. Uscire e prendere per Rezzato, proseguendo poi sulla SS45bis fino a Villanuova sul Clisi. Qui prendere la SS 237, per non lasciarla più fino a Tione di Trento. A questo punto prendere la direzione Pinzolo (a sinistra) fino al Comune di Spiazzo. Qui una stradina verso sinistra conduce in pochi chilometri a Pian della Sega 1280 m, dove si parcheggia l'auto.

La salita al rifugio è piuttosto impegnativa, sia per il dislivello di circa 1350 m, sia per la pendenza media del sentiero. La prima parte avviene su strada sterrata, poi per sentiero sempre ben segnalato (segnavia 213), che segue la sponda sinistra del Rio Bedù di Pelugo. Il sentiero raggiunge dapprima una malga 1440 m e poi prosegue piuttosto ripido nel bosco. All'uscita dalla vegetazione si prende a sinistra fino ad un ponte che attraversa il torrente. Da questo punto il sentiero torna ripido e ancora più stretto, inerpicandosi su un gradino roccioso, superato il quale devia decisamente verso sud (tratto in falsopiano, a circa 1900 m di quota) e poi di nuovo a ovest. Da qui al rifugio ci sono ancora circa 500 m di dislivello da percorrere, su mulattiera che alterna tratti rocciosi a prati di alta quota, fino all'arrivo al Rifugio Ongari 2580 m.

Dal Rifugio si percorre un primo tratto in discesa (Bus del Gat), una vera e propria scalinata che raggiunge il fondo del Vallone di Niscli. Segue un tratto il leggera salita (direzione N-NO) fino all'attraversamento del torrente su un ponte costituito da due grosse funi metalliche. Passato il ponte si prosegue seguendo la traccia contrassegnata da ometti di pietra fino alla Sella di Niscli. Di fronte a noi il riferimento è una grossa conformazione rocciosa, il Croz de la Stria, poco più alto, che aggireremo alla base (tenendolo a destra), fino al ghiacciaio.
Ci portiamo in salita verso il centro del ghiacciaio, e proseguiamo in direzione SO puntando verso una serie di cimette frastagliate (Gobbe del Folletto). Da qui, mantenendoci piuttosto sulla nostra destra, saliamo verso la cresta tramite una cinquantina di metri di pendio nevoso ripido, circa 40-50° di pendenza.
Raggiunta la cresta nord ovest, occorre superare una paretina piuttosto ripida, per poi proseguire più facilmente per piccole cenge, brevi crestine e qualche risalto roccioso, fino alla croce di vetta 3463 m.

Salita alpinistica organizzata dalla sezione CAI Parabiago, nel lontano ma bellissimo parco dell'Adamello. Salita divertente e varia con qualche passaggino più impegnativo del previsto, ma in cima ci siamo arrivati tutti, anche se in effetti dal rifugio siamo partiti solo in sei. Peccato per il meteo che ci ha per lo più regalato tante nuvole e tanta nebbia.


               

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