Monte Resegone 1875 m - Via delle Creste da la Passata al Passo del Giuff
8 Marzo 2021 da Piazzale Funivia per Erna 580 m (Lecco)
difficoltà: PD+

Da Lecco prendere l’uscita per la Valsassina e seguire la strada fino all’uscita per Versasio/Piani d’Erna. Continuare seguendo le indicazioni per la funivia che sale ai Piani d’Erna. Lasciare l'auto nel vasto piazzale/parcheggio della funivia, 580 m.

Dopo esser saliti ai Piani d'Erna in funivia prendiamo il sentiero n 5 per il passo del Fo da dove proseguiamo per il rifugio Alpinisti Monzesi 1171 m. Oltrepassiamo quindi il canale di Val Nigra e raggiungiamo il pianoro della Passata 1244 m dove, sulla sinistra, un cartello indica il sentiero delle creste.
Saliamo nel bosco e poi con vegetazione più rada il sentiero sale più ripido e supera alcuni tratti rocciosi con l'aiuto delle catene. Raggiungiamo la prima elevazione della lunga cresta del Resegone denominata Punta Quarenghi 1636 m sulla cui cima un cippo ospita il medaglione in bronzo in ricordo di Giacomo Quarenghi. Saliamo quindi la vicina Cima Piazzo 1645 m e costeggiando I Solitari scendiamo ad una sella per poi ricominciare la salita al Pizzo Brumano 1756 m ed al Pizzo Daina 1864 m. Risalita anche la Torre di Val Negra 1852 m, non ci resta che raggiungere il Rifugio Azzoni e la vicina Punta Cermenati 1875 m, la vetta più alta del Resegone.
Dalla cima scendiamo alla sella del canale Comera per poi ricominciare a salire alla Punta Stoppani 1849 m, e dopo essere passati accanto a Punta Manzoni scendiamo alla sella del canale Bobbio. Riprendiamo quindi la salita ed in successione tocchiamo le vette di: il Dente 1810 m, Cima Pozzi 1810 m, Pan di Zucchero 1760 m, il Pizzo dei Galli ed infine il Pizzo Morterone 1758 m.
Terminate le cime delle creste del Resegone, scendiamo al Passo del Giuff 1520 m, e con un lungo traverso nel bosco facciamo ritorno ai Piani d'Erna, e dato che perdiamo l'ultima corsa della funivia scendiamo a piedi al rifugio Stoppani e quindi alla stazione di partenza della funivia.

Le buone condizioni di innevamento hanno reso il percorso di cresta poco impegnativo, ma sempre molto lungo e faticoso per via dei numerosi sali e scendi. Itinerario decisamente bello ed appagante! Alla fine a parte i Solitari e Punta manzoni che non ci sembrava una vera cima, le altre vette le abbiam salite proprio tutte!


               

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