Monte Vaccio 2338 m - Canale Roccadone
17 Febbraio 2024 da Sommaprada 1045 m (Val Camonica)
difficoltà: AD

Da Malegno in Valle Camonica salire verso Lozio e la frazione Sommaprada. All'ingresso dell'abitato imboccare la strada sterrata sulla sinistra in direzione S. Cristina che in brevissimo porta al parcheggio, 1045 m.

Dal parcheggio sterrato salire brevemente per la strada sterrata fino ad incrociarne una asfaltata, da seguire in direzione est. Percorrere tutta la strada, che poi diventa un ampio sentiero che si addentra nel bosco fitto sempre verso est, fino a giungere a un incrocio con un’altra sterrata proveniente dall’abitato di Sommaprada. A questo punto si è già superato il canale Roccadone. Svoltare decisamente a sinistra ed innalzarsi nel bosco in direzione nord, senza tracce né indicazioni, fino ad arrivare in breve all’intaglio costituito dalla base del canale.
La parte bassa del canale presenta un salto roccioso; nel caso di scarso innevamento bisogna risalire il ripido lato destro del canale sfruttando piante e radici affioranti per poi traversare a sinistra e riportarsi sul fondo. Se anche il successivo salto è scoperto da neve presentando così uno scivolo di rocce levigate, nuovamente è meglio risalire il lato destro del canale, qui ancora più ripido; è meglio innalzarsi il più possibile fino a incrociare un comodo traverso discendente che rideposita comodamente sul fondo, che non si abbandona più.
Da qui la pendenza si riduce a circa 45°. Il canale è molto incassato (rischio di caduta neve dalle pareti) e non si può fare altro che percorrerlo per tutta la lunghezza. In qualche tratto la pendenza aumenta fino a 55°; con poca neve si possono presentare dei brevi tratti scoperti da arrampicare (III). Al suo termine il canale si allarga e termina in una piccola conca sbarrata da una parete di roccia. Sulla destra si apre un altro breve canale (55°) che porta a sbucare in cresta.
Da qui per erba, neve e facili roccette si risale verso nord il fianco della montagna. La pendenza si riduce una volta giunti all’ampia cresta che si segue in direzione nord est fino alla croce di vetta.
Per la discesa proseguire verso sud est costeggiando la cresta; giunti a un colletto piegare verso sud e scendere liberamente gli ampi pendii, con pendenze che man mano si riducono, in direzione dell’evidente sella del Dosso Isiga. Da qui si incrocia nuovamente l’ampio sentiero dell’andata che, in direzione ovest, porta direttamente al parcheggio.
Relazione a cura di Luca Tonioli

I primi 100 m di canale erano praticamente privi di neve, quindi ci siamo dovuti arrangiare con un po’ di peripezie su erba ripida. Poi è andato sempre più migliorando. La poca neve ci ha costretto a qualche passaggio su roccia che altrimenti sarebbe stato coperto, rendendo più gustosa la salita.
Bel canale poco conosciuto. Lungo e incassato, ambiente notevole. Merita.





               

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